Imprese

Tpl, arriva il contratto - Aumento di 110 euro

Dopo l’intesa, che riguarda 120mila addetti, revocato lo sciopero del 30 maggio

di Cristina Casadei

Per i 120mila addetti del trasporto pubblico locale arrivano 110 euro di aumento complessivo e una “una tantum” di 500 euro. Dopo una trattativa durata alcuni anni e costellata da diversi scioperi, Asstra, Anav, Agens e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna ieri hanno trovato la sintesi sul rinnovo del contratto collettivo nazionale Autoferrotranvieri-Internavigatori.

Il rinnovo non è entrato nel merito degli aspetti normativi, che «sono stati rimandati al prossimo rinnovo», dicono i sindacati. Sullo sfondo rimane infatti una riforma del settore che al momento è ancora «ferma in parlamento da quando il professor Bernardo Mattarella ha consegnato alle Camere a settembre 2021 gli esiti della relativa Commissione di studio da lui presieduta», dicono sempre i sindacati che hanno revocato lo sciopero del 30 maggio.

Entrando nel merito il contratto sarà valido dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. L’aumento medio di 110 euro comprende 90 euro destinati all’aumento tabellare medio mensile, 8 euro che costituiranno la nuova indennità ferie che sarà erogata ad ogni giornata fruita per un totale di 25/26 giornate annue e 12 euro mensili destinati all’assistenza sanitaria integrativa, a decorrere dal 1° gennaio 2023. A questi si aggiunge la una tantum di 500 euro.

Sulla conclusione del negoziato, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha twittato un «finalmente», visto che si tratta di un contratto «scaduto nel 2017, troppo tempo, tanto più in tempi di inflazione. Lavoreremo come in questo caso per sostenere le parti e arrivare rapidamente ai rinnovi». Soddisfazione è stata espressa da tutte le sigle, in attesa del referendum dei lavoratori. Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl parla di «bella notizia», Stefano Malorgio della Filt Cgil , ritiene che «adesso serve la riforma che aspettiamo da tanti anni». Per Claudio Tarlazzi della Uiltrasporti è «un buon aggiornamento salariale senza cedere nulla sulla parte normativa».

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