Personale

Green pass, controlli in due click su 1,2 milioni di prof e Ata

Soluzione tecnica di Sogei per incrociare i dati del Sidi e della Piattaforma nazionale digital green certificate

di Eugenio Bruno e Claudio Tucci

Dal 1° settembre c’è un plotone di “verificatori” che popola gli ingressi delle scuole sin dal mattino, tablet alla mano, per controllare che i docenti e gli Ata già rientrati in servizio per i corsi di recupero e le altre attività ordinarie siano in possesso del green pass obbligatorio. E così sarà ancora per una settimana. Ma da lunedì 13 - quando gli istituti riapriranno i battenti in 10 Regioni (precedute oggi dal solo Alto Adige, ndr) - basteranno due click per ripetere la stessa operazione e, quindi, verificare online la certificazione verde di 1,2 milioni di unità di personale scolastico. Grazie alla soluzione tecnica trovata da Sogei in una decina di giorni per incrociare i dati contenuti nel Sistema informativo dell’istruzione (Sidi) e la Piattaforma nazionale digital green certificate (Pndgc).

Il controllo in tempo reale

Da lunedì prossimo, agli 8.100 dirigenti sclastici (o ai loro delegati in possesso di apposite credenziali per l’accesso al Sidi su cui già oggi transita l’ordinaria attività amministartiva delle scuole) basterà accendere il Pc, collegarsi alla piattaforma elettronica, inserire nome utente, password e codice meccanografico del proprio istituto, procedere al primo click. A quel punto si troveranno davanti una schermata con i codifici fiscali dei professori e degli insegnanti presenti (in servizio) quel giorno e potranno decidere se spuntare tutti o solo alcuni dei nomi. Con il secondo click verrà interrogato il database del Pndgc così da ricevere in tempo reale l’elenco del personale controllato identificato - a seconda che siano in regola o meno con la certificazione verde - da un semaforo verde o rosso. Nel primo caso nulla questio, nel secondo partiranno gli approfondimenti (in modalità reale e non più virtuale)per capire se il diretto interessato ne è realmente sprovvisto oppure se le informazioni di tipo sanitario provenienti dalle Regioni hanno subito un ritardo. Una differenza non di poco conto se pensiamo che dopo quattro giorni di “rosso” (anche non consecutivi) al quinto il dirigente scolastico potrà disporre la sospensione dal servizio e dallo stipendio (fin quando non si torni in regola).

In totale si stima che ogni preside debba controllare 150 dipendenti, ma in rari casi si potrà arrivare a 500 (si sta ragionando se estendere la certificazione verde al personale non scolastico, ma che comunque entra negli istituti, ad esempio gli operatori del servizio mensa). Un check da ripetere quotidianamente perché il sistema, in virtù dei paletti imposti dal Garante della privacy non indicherà la data di scadenza del green pass (la cui validità si allungherà da 9 a 12 mesi). Disporre diversamente avrebbe significato difatto svelare l’origine della certificazione verde. Se da vaccinazione, guarigione o tampone. E, quindi , diffondere un dato sensibile. Per questo, non sarà possibile. E sempre per tutelare la riservatezza dell’intera procedura è previsto che resti traccia per un anno di tutti gli accessi al sistema, con nome e orario dell’accesso. Mentre non verranno conservati i risultati delle ricerche.

Il lavoro di squadra

Secondo il cronoprogramma del governo fino al 10 settembre si andrà avanti con i controlli manuali con l’App oggi in uso anche in bar e ristoranti. Dal 13 si partirà con la nuova piattaforma, realizzata in tempi record (una decina di giorni) grazie al lavoro di sette professionisti Sogei. Un lavoro di squadra anche con Istruzione, Salute, Innovazione tecnologica, Economia, struttura del commissario Figliuolo.

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