Fisco e contabilità

Stralcio dei ruoli fino a mille euro: doppia opzione per Comuni e Casse

Delibera di annullamento totale dei carichi 2000-2015 oppure di non adesione

di Luigi Lovecchio

Pubblicato sul sito di agenzia delle Entrate Riscossione (Ader) il modello per comunicare, entro il 31 marzo, la scelta degli enti non statali di non applicare lo stralcio parziale ovvero, al contrario, di applicare per intero lo stralcio previsto dalla legge di bilancio 2023 per i ruoli di valore non superiore a 1.000 euro, affidati entro il 31 dicembre 2015.

L’articolo 1, commi 222 e seguenti, della legge 197/2022, ha previsto l’azzeramento delle partite di importo residuo non superiore a 1.000 euro, trasmesse all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2015. L’annullamento totale riguarda però solo le agenzie fiscali, gli enti previdenziali pubblici e le amministrazioni statali. Per gli altri enti creditori (enti territoriali e casse private), invece, lo stralcio opera in via automatica solo per le somme aggiuntive alla sorte capitale. Ad esempio, in caso di accertamenti tributari, è dovuta la sola imposta residua, mentre sono cancellati sanzioni e interessi. Con riferimento alle sanzioni amministrative, quali le multe stradali, l’annullamento attiene alle maggiorazioni e agli interessi. Restano quindi dovute la sorte capitale, le spese di notifica della cartella e eventuali spese per procedure esecutive. In base alla previsione originaria, gli enti in questione, con delibera adottata entro il 31 gennaio scorso, potevano disapplicare lo stralcio parziale, con l’effetto che il credito residuo restava intatto.

Per effetto della legge di conversione del Milleproroghe (legge 14/2023), agli enti che non si sono già avvalsi della facoltà di disapplicare lo stralcio parziale è offerta una duplice possibilità, con scadenza il prossimo 31 marzo. In particolare, oltre alla riapertura dei termini per adottare la delibera di conferma integrale dell’importo residuo, è ammessa la facoltà esattamente opposta di aderire all’annullamento totale disposto dalla legge di bilancio, con piena equiparazione di ciò che accade nei riguardi delle sole amministrazioni “statali”. In questo modo, il debito residuo al primo gennaio 2023 viene completamente azzerato. Allo scopo, sono stati predisposti dei modelli ad hoc da Agenzia delle Entrate Riscossione che, dopo essere stati compilati, devono essere trasmessi via pec ad Ader, con allegato il provvedimento adottato.

Si ricorda ancora che la data convenzionale di cancellazione delle partite in esame dalle scritture contabili degli enti interessati è il 30 aprile. Fino ad allora, sono comunque sospese tutte le operazioni di recupero riferite ai carichi in oggetto.

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