Urbanistica

Vincoli per il paesaggio: così si accelera la «Via» sui grandi progetti Pnrr

La soprintendenza speciale al ministero della Cultura pienamente operativa a inizio dicembre: in arrivo i 35 tecnici

di Antonello Cherchi

Un taglio dei tempi che, in alcuni casi, sarà anche di sei mesi. La soprintendenza speciale, operativa da luglio scorso ma ancora in fase di assestamento, si prepara a ricevere i primi progetti del Pnrr con l'obiettivo di velocizzarne l'iter. È la missione che, nel costituirla, gli è stata affidata dal decreto legge 77 di quest'anno, così che gli interventi del Piano non si impantanino nelle secche della burocrazia. Anche per questo è stata prevista una segreteria tecnica ad hoc, costituita da 35 tra architetti, archeologi, avvocati e ingegneri, il cui reclutamento è in dirittura d'arrivo.

La nascita
È l'articolo 29 del Dl 77 a far nascere la soprintendenza speciale, che ha base a Roma e fa riferimento alla direzione generale di Archeologia, belle arti e paesaggio del ministero della Cultura. Ed è la stessa responsabile della direzione, Federica Galloni, a essere stata chiamata a dirigere il nuovo organismo. Attraverso la soprintendenza speciale dovranno passare i progetti infrastrutturali del Pnrr di interesse statale - o che chiameranno in causa almeno due soprintendenze territoriali - che prevederanno una valutazione di impatto ambientale (Via). Le soprintendenze sono normalmente chiamate a dare un parere sulla Via quando l'intervento ha un impatto sul paesaggio. Nel caso dei progetti del Pnrr c'è, però, bisogno di fare in fretta e di rispettare i tempi imposti dal cronoprogramma. Ecco perché non solo è stata creata presso il ministero della Cultura una struttura ad hoc con lo stesso orizzonte del Pnrr (il 31 dicembre 2026) che affiancherà le soprintendenze territoriali, ma sono anche stati ridotti i tempi per il parere (si veda la tabella sotto).

La struttura
La soprintendenza speciale potrà contare su una segreteria tecnica di nuovo conio, composta da cinque archeologi, 20 architetti, quattro avvocati, quattro ingegneri ambientali, un ingegnere strumentista e un impiantista, che saranno assunti con un contratto di non più di tre anni e uno stipendio lordo di massimo 50mila euro. Il loro reclutamento è alle battute finali: dopo il bando di inizio luglio con domande da presentare entro il 6 agosto, la commissione, insediatasi a inizio settembre, ha proceduto a una prima selezione delle 332 candidature sulla base dei titoli e dell'esperienza professionale. «Sono rimasti 66 candidati - spiega Federica Galloni - che dal 9 al 15 novembre dovranno sostenere un colloquio con la commissione per la valutazione finale. Tra le figure ricercate manca quella dell'ingegnere impiantista, a cui la soprintendenza speciale supplirà con il ricorso alle professionalità già presenti nella direzione belle arti». L'obiettivo è far partire la segreteria tecnica il 1° dicembre in modo che la soprintendenza speciale - che si potrà avvalere anche di una segreteria amministrativa di sei persone messe a disposizione da Ales (la società in house del ministero della Cultura) - possa diventare pienamente operativa.

I progetti
Non c'è, infatti, tempo da perdere. Il problema è ora capire quali sono gli interventi finanziati con il Pnrr di cui si dovranno occupare la soprintendenza speciale e quelle territoriali. Sicuramente sul tavolo della prima arriveranno i pareri sulla Via dei dieci progetti indicati nell'allegato 4 al decreto legge 77: si tratta di sei ferrovie (Palermo-Catania-Messina; Verona-Brennero; Salerno-Reggio Calabria; Battipaglia-Potenza-Taranto; Roma-Pescara; Orte-Falconara); di un'opera di derivazione sulla diga di Campolattaro, in Campania; della messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del fiume Peschiera, nel Lazio; del potenziamento delle infrastrutture del porto di Trieste; della realizzazione della diga foranea a Genova. Per quanto riguarda le altre opere del Pnrr che potranno essere interessate da Via, «abbiamo chiesto ai ministeri interessati - afferma Galloni - di stilare un elenco, così che la soprintendenza speciale e quelle sul territorio conoscano con precisione il perimetro entro il quale dovranno muoversi». Fra i progetti da esaminare con tempi accelerati ci saranno anche quelli del Piano integrato per l'energia e il clima 2030, alcuni dei quali finanziati con il Pnrr.

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