Energia, ambulanti e più poteri antitrust: ok al ddl concorrenza

Al terzo tentativo il nuovo disegno di legge per la concorrenza supera l’esame del Consiglio dei ministri. Dopo due passaggi a vuoto, causati dalle divergenze interne alla maggioranza sulla norma per il commercio ambulante, il provvedimento, su proposta del ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit), è stato approvato: si tratta del terzo Ddl per il mercato, dopo il primo del 2017 e quello passato in Parlamento lo scorso agosto. Un testo leggero, di soli 11 articoli.

Il ritardo rispetto alla tabella di marcia è di quasi un anno, perché formalmente siamo al Ddl annuale per il 2022. A ogni modo, ai fini degli impegni assunti con la Ue sul Pnrr, conterà l’approvazione in Parlamento entro il 31 dicembre 2023. La stessa scadenza varrebbe per eventuali decreti attuativi che, tuttavia, non sono stati inseriti proprio per accelerare il percorso. Adolfo Urso, titolare del Mimit, sottolinea che «si è introdotta una prassi virtuosa: finora la legge, prevista come adempimento annuale già dal 2009, non era mai stata approvata per due anni consecutivi».

Il commercio ambulante torna sotto l’ombrello della direttiva Bolkestein ma le gare potranno partire da subito solo per nuove aree disponibili, perché scatta di fatto una sanatoria temporanea, in alcuni casi di 12 anni, per gli attuali concessionari (si veda l’altro articolo in pagina).

Il pacchetto energia contiene una tabella di marcia certa per l’approvazione del piano biennale di sviluppo della rete elettrica a cura di Terna, la società che gestisce il sistema di trasmissione nazionale. Il via libera del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) dovrà arrivare entro 18 mesi. Si interviene poi per promuovere, anche con campagne informative e di formazione per le imprese, l’utilizzo dei contatori intelligenti di seconda generazione che dovrebbero in prospettiva favorire risparmio energetico e contenimento dei prezzi. L’Authority dell’energia, Arera, disciplinerà gli obblighi, in capo ai gestori, di assicurare informazioni ai clienti sulle funzionalità e adotterà le specifiche tecniche dei sistemi di misurazione. Nascerà un Portale consumi con i dati storici a disposizione dei clienti. Quanto all’elenco dei fornitori sul mercato libero, il Mase potrà decidere esclusioni sulla base di condotte irregolari sanzionate da Antitrust e Arera. Quest’ultima, inoltre, definirà senza eccezioni le tariffe per il teleriscaldamento.

Confermato lo stralcio della liberalizzazione della durate e dei periodi di saldi e vendite promozionali, che era stata inserita in una delle prime bozze. Trova spazio nel Ddl, invece, la possibilità per gli operatori (si pensa soprattutto a quelli della grande distribuzione) che intendono lanciare vendite straordinarie come il sottocosto in più Comuni di presentare un’unica documentazione via Pec agli sportelli unici attività produttive delle varie amministrazioni con le date e l’elenco dei negozi coinvolti.

Cadono i vincoli alla commercializzazione dei farmaci galenici, le preparazioni farmaceutiche realizzate all’interno dei laboratori delle farmacie o della parafarmacie. Potranno essere venduti anche quelli che utilizzano principi attivi realizzati industrialmente, quindi coperti da diritti di brevetto.

L’Antitrust sarà l’autorità italiana preposta all'esecuzione del Digital markets act che regola a livello Ue le grandi piattaforme digitali e in questa chiave potrà svolgere indagini finalizzate all’eventuale accertamento di violazioni da parte della Commissione Ue. Raddoppiati, da 45 a 90 giorni, i termini per la chiusura dei procedimenti sul controllo delle concentrazioni. Infine, a tutela delle imprese sanzionate, si stabilisce che i Tar, in sede di impugnazione di multe comminate dall'Antitrust, possano sindacare le valutazioni tecniche compiute dal garante.