Amministratori

Pichetto (Sviluppo economico): «Ora i dossier taxi e ambulanti. La nuova legge dopo l’estate»

Viceministro dello Sviluppo economico (Fi): «Sui balneari è stata dura ma siamo arrivati a un buon punto di equilibrio»

di Carmine Fotina

Gilberto Pichetto, viceministro dello Sviluppo economico di Forza Italia, ha condotto fin dall’inizio, senza pause, il confronto tra governo e maggioranza sui 21 articoli esaminati in Senato.

Vincono Fi e Lega che rinviano tutto sugli indennizzi ai balneari o il governo che potrà scrivere le regole con il decreto attuativo?

Non la metterei così, anche perché le tante riformulazioni discusse in questi giorni con la maggioranza saranno proprio la base di lavoro per il decreto. Penso soprattutto al tema della perizia giurata per la valutazione del valore aziendale ai fini dell’indennizzo. Nel complesso, anche sui tempi per le gare, abbiamo sicuramente raggiunto un punto di equilibrio.

C’è stato un momento in cui la fiducia era davvero a un passo?

È stata dura, certo, ma parlando a tu per tu con i vari partiti ho sempre avuto la sensazione che alla fine avrebbe prevalso il senso di responsabilità di tutti per arrivare a una mediazione. Su questo come sugli altri temi. Vorrei sottolineare che il Ddl concorrenza è un provvedimento che contiene materie diverse, complesse, che in alcuni casi si trascinano questioni aperte da anni. Poi c’era da considerare anche l’incrocio con milestones e target del Pnrr.

Su servizi locali, partecipate, porti però avete indietreggiato.

Io direi più che altro che abbiamo evitato alcuni appesantimenti burocratici inutili, lasciando comunque all’Antitrust, penso ai servizi locali, i suoi margini
per intervenire.

Siete comunque a metà dell’opera. Undici articoli vanno affrontati alla Camera e sui taxi la Lega già chiede lo stralcio. Qual è la posizione del governo?

Dico che non siamo nella situazione di un decennio fa, il mercato è in forte movimento e ci sono segnali di una modernizzazione condivisa per cogliere le opportunità di mercato, come dimostra il recente accordo della categoria con Uber. C’è la parola licenze nella delega che incute timori, lo capisco, ma troveremo soluzioni anche in questo settore, con il supporto del ministero delle Infrastrutture che ci sta già lavorando.

Intanto, stando al Pnrr, già entro giugno dovreste presentare in Parlamento una nuova legge concorrenza, per il 2022.
È fattibile?

Oggettivamente la scadenza si sovrappone all’esame ancora in corso di questo Ddl, è possibile che il testo sarà presentato dopo l’estate.

Su quali temi? In una recente segnalazione l’Antitrust ha chiesto interventi sul mercato elettrico.

Ed è una traccia che terremo sicuramente in considerazione.

Il 30 giugno scade anche il termine per il rinnovo delle concessioni del commercio ambulante. Che cosa intende
fare il governo?

Il problema riguarda solo alcune aree territoriali. Comunque sono già al lavoro e in questi giorni incontrerò le associazioni di categoria. Sto preparando un disegno di legge per una riforma organica del settore, salvaguardando i diritti dove necessario ma considerando che senza gare si rischia di andare in procedura di infrazione Ue. Se poi sarà necessaria una norma urgente in vista di questa scadenza ci faremmo trovare pronti.

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