Imprese

Banda ultralarga nelle aree bianche di montagna, Uncem chiede il coinvolgimento degli enti locali

di Daniela Casciola

La posa della banda ultralarga negli oltre settemila Comuni italiani compresi nelle “aree bianche” garantirà una fortissima riduzione del divario digitale che affligge in particolare, da troppi anni, Alpi e Appennini, complicando finora sviluppo sociale ed economico. Ma bisogna fare in fretta, coinvolgendo gli enti locali. Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani reagisce così all’impegno confermato oggi dal Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, in sede di Cobul (Comitato interministeriale per la banda ultralarga), nell'accelerazione dei lavori da parte del concessionario Open Fiber secondo le indicazioni date nei bandi predisposti da Infratel.

Nella riunione di ieri si è provveduto, infatti, a modificare le «Linee guida per il Piano di comunicazione - Strategia banda ultralarga 2016-2020» per assicurare lo stanziamento di risorse sufficienti per svolgere la rendicontazione, nonché i controlli di primo livello sulle opere realizzate nell'ambito del progetto aree bianche.

Uncem chiede un'azione forte anche sul fronte tv e sul nuovo standard che cambierà il digitale terrestre a partire dal 2019, per effetto delle frequenze televisive destinate al 5G della telefonia mobile. La richiesta: 50milioni di euro l'anno, presi dal gettito aggiuntivo del canone per il possesso di un televisore, inserito in bolletta, da destinare agli enti locali per interventi di potenziamento dei ripetitori nelle «valli» alpine e appenniniche .

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©