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Autostrade, Cattoni guiderà la svolta green dell'Aiscat ma Toto esce

L’ex presidente Palenzona nel collegio dei tre probiviri dell’associazione

di Gianni Dragoni

L'elezione del nuovo vertice dell'Aiscat è passata attraverso una spaccatura, con l'uscita dall'associazione di Strada dei parchi, la società controllata da Carlo Toto che gestisce le autostrade tra Roma e l'Abruzzo, A24 e A25. Dopo 18 anni il nuovo presidente, al posto di Fabrizio Palenzona, è Diego Cattoni, nato nel 1965 a Trento, manager che ha lavorato quasi vent'anni nel gruppo dello spumante Ferrari, come a.d. della holding Signal Spa, da luglio 2019 è a.d. dell'Autostrada del Brennero. E Palenzona non esce: è stato eletto nel collegio dei tre probiviri. Dopo le divergenze emerse in giugno e luglio sulla proposta di Autostrade per l'Italia (Aspi), il principale associato che attraversa una transizione in attesa che si perfezioni il contratto di vendita dell'88% da Atlantia dei Benetton al consorzio guidato dalla società pubblica Cdp, il compromesso trovato prevede un mandato a breve termine, fino al 31 dicembre 2021, del presidente Cattoni.

Rinnovato anche il direttivo, con 15 componenti. Tra i quali anche alcuni rappresentanti di società già dissenzienti, come Maurizio Paniz, presidente di Autovie Venete. Non è stato ricomposto invece il dissenso del gruppo Toto, che aveva chiesto «discontinuità» rispetto alla linea di Aspi. Nel dicembre 2018 era già uscito da Aiscat il secondo gestore, il gruppo Gavio, per dissidi con l'allora numero uno di Atlantia e Aspi, Giovanni Castellucci. Fonti del settore fanno notare che anche Matterino Dogliani, pur iscritto, diserta l'associazione.Cdp non ha dato indicazioni per il voto nell'assemblea. La società pubblica non ha un ruolo in Aspi, ha solo un «osservatore speciale» in cda senza diritto di voto, Gianluca Ricci. Solo dopo il passaggio delle azioni a Cdp, atteso tra la fine dell'anno e il primo trimestre del 2022, la società guidata da Dario Scannapieco potrà pronunciarsi anche sulle dinamiche associative. La società di Toto non ha partecipato all'assemblea né al voto.

Il presidente di Sdp, Cesare Ramadori, ha fatto una dichiarazione prima dell'assemblea e ha consegnato la lettera di uscita. Poi gli altri associati presenti hanno nominato all'unanimità Cattoni presidente e il nuovo consiglio direttivo: Gonzalo Alcalde Rodriguez, Francesco Bettoni, Piero Boiardi, Giulio Bozzini, Carlo Costa, Fernando De Maria, Amedeo Gagliardi, Sebastiano Galina, Luigi Massa, Salvatore Minaldi, Valerio Molinari, Gianluca Orefice, Maurizio Paniz, Roberto Tomasi, a.d. di Aspi. Il presidente di Sdp ha detto: «Eravamo convinti che dopo la tragedia del ponte di Genova, nel 2018, fosse arrivato il momento di cambiare passo ed obiettivi tenendo conto del discredito che tale episodio ha portato all'intero comparto. Tutto questo non è accaduto ed Aiscat è rimasta ancor più immobile per assecondare le strategie espresse dal maggior azionista, impegnato in una disputa politica per non perdere la concessione».

Ramadori ha detto che «la vicenda del cash-back come peraltro ammesso dall'a.d. di Aspi, ha fatto parte di quella trattativa ma tutti gli altri associati ne sono venuti a conoscenza dopo rischiando di pagarne le conseguenze». Ha citato anche «la recente nota Aiscat al governo in cui si contestava l'assegnazione di circa un miliardo di euro nel Pnrr in merito ai monitoraggi da eseguire sulle opere d'arte dell'A24 e A25». Aspi ha replicato a Sdp di aver ricompattato l'Aiscat su alcune proposte che sono legate alle strategie del governo.

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