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Primo turno, il centrodestra batte il centrosinistra 29 a 23

In base ai risultati parziali dello spoglio nei comuni sopra i 15mila abitanti, il vantaggio di Fdi-Lega-Fi maggiore al Nord (19 a 9). Nei ballottaggi invece è avanti il centrosinistra 

di Vincenzo Emanuele e Aldo Paparo

Sebbene ancora parziali, i risultati delle elezioni comunali di ieri sembrano fornirci tre indicazioni piuttosto chiare: il centrodestra, quando è capace di formare coalizioni unitarie, è in questo momento maggioritario nel paese; al suo interno Fratelli d'Italia conferma nelle urne il predominio che ormai da mesi gli viene attribuito dai sondaggi, a scapito della Lega (sorpassata dal partito della Meloni anche nelle tradizionali roccaforti del Nord); il “campo largo” di centrosinistra appare ancora piuttosto “stretto” sul piano locale, con il M5S ormai marginale se non del tutto assente e un Pd che dimostra il suo radicamento ma fatica a costruire coalizioni davvero larghe e vincenti.

Nel contesto di uno spoglio che è andato avanti con estrema lentezza e dove, a 8 ore dall’inizio dello scrutinio, ben 13 comuni superiori ai 15.000 abitanti sui 142 al voto non è disponibile il risultato di nemmeno una sezione, il quadro complessivo delle vittorie e dei ballottaggi è quello delle tabelle in pagina.

Cominciando dalle prime, sono 70 su 142 i comuni già assegnati. La metà dei comuni superiori al voto ha già eletto il proprio sindaco. Un dato piuttosto alto che testimonia una complessiva riduzione della frammentazione del quadro politico che con l’avvicinarsi delle elezioni del 2023 diventa progressivamente meno caotico riavvicinandosi agli schemi bipolari classici che avevano caratterizzato la Seconda Repubblica.

Si osserva un discreto vantaggio delle coalizioni di centrodestra e destra che vincono in 34 comuni (di cui 29 con Forza Italia e 5 senza) contro i 23 del centrosinistra. Si tratta di un deciso avanzamento rispetto alla situazione di partenza che, come riporta la tabella in pagina, vedeva un sostanziale pareggio fra le due coalizioni (53 a 52, includendo nel centrosinistra anche i comuni vinti dal M5S).

Il vantaggio del centrodestra è ancora più ampio se consideriamo i soli capoluoghi di provincia: qui il blocco conservatore ha vinto 11 comuni ( tra cui le importanti vittorie di Genova e Palermo, le due principali città al voto) mentre Pd e alleati si fermano a 4. Il successo del centrodestra è deriva principalmente dal risultato del Nord, dove i candidati del blocco Meloni-Salvini-Berlusconi nei diversi formati coalizionali doppiano le forze di sinistra (19 a 9). Nel Sud si nota un maggiore equilibrio (13 a 9) mentre nella Zona rossa è in vantaggio il centrosinistra (5 a 2).

Ovviamente il quadro risulta ancora estremamente parziale e andrà completato con i ballottaggi.

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