Opzione al Tfr, confermato al 31 dicembre 2025 il termine del diritto di opzione al Fondo

È stato sottoscritto ieri tra l'Aran e le confederazioni sindacali il contratto collettivo nazionale quadro che proroga di un quinquennio il termine che consente ai dipendenti pubblici che si trovano in regime di Tfs di poter continuare a esercitare l'opzione al Tfr e iscriversi ai fondi di previdenza complementare negoziale.

La sottoscrizione dell'ipotesi di accordo per la proroga del diritto di opzione, risale al 14 gennaio scorso (si veda NT+ Enti locali & edilizia del 18 gennaio), arriva a distanza di qualche stagione la firma definitiva.

L'articolo 2 dell'accordo quadro nazionale del 29 luglio 1999, nel disciplinare le modalità applicative e decorrenze della disciplina del Tfr (trattamento di fine rapporto), ha previsto che i dipendenti in regime di Tfs possono esercitare l'opzione richiedendo la trasformazione dell'indennità di fine servizio comunque denominata, in Tfr. L'iscrizione al fondo di previdenza complementare Perseo Sirio, corrisponde di fatto all'esercizio del diritto di opzione da parte del lavoratore che si vede trasformato il proprio regime uscente (Tfs), in trattamento di fine rapporto.

La disposizione aveva in origine fissato il termine per l'esercizio dell'opzione al 31 dicembre 2001, salvo ulteriori proroghe, poi intervenute. Tale termine, per effetti di quattro diversi accordi sottoscritti nel tempo (quello del 18 dicembre 2001, del 2 marzo 2006, del 29 marzo 2011 e del 25 maggio 2016), è stato differito per ultimo al 31 dicembre 2020.

Con il contratto collettivo nazionale quadro del 3 agosto, che si composto da un unico articolo, l'Aran e le confederazioni sindacali hanno ritenuto opportuno prevedere un'ulteriore proroga di un quinquennio per l'esercizio dell'opzione al Tfr, spostando di fatto le lancette del time out al 31 dicembre 2025.