Imprese

A2A e Polimi, nuova ricerca su mobilità ed energia

Accordo di cinque anni con un investimento di otto milioni di euro

di Luca Orlando

«Se saremo in grado di dare a questi progetti un valore competitivo io credo che potremo contribuire al ridisegno della politica industriale nel paese».

Milano, ma non solo. Nelle parole di Ferruccio Resta, rettore del Politecnico del capoluogo lombardo, è in effetti chiaro come l’accordo appena siglato con A2A assuma una valenza certamente territoriale ma non solo. L’idea di fondo è infatti quella di una partnership tra ateneo ed impresa per affrontare i temi centrali della transizione tecnologica e ambientale. Mobilità smart, fonti rinnovabili, nuove tecnologie per il recupero di materia ed energia sono infatti i target dell’intesa.

Accordo di cinque anni con un budget di otto milioni, suddiviso in due filoni. Attraverso la creazione di un Joint Research Center verranno implementati progetti di sperimentazione multidisciplinari su temi specifici come la mobilità sostenibile, lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’idrogeno, il riciclo delle batterie, lo studio di nuove tecnologie per il trattamento dei rifiuti e il recupero di materia ed energia. In parallelo, all’interno del polo della Bovisa del Politecnico di Milano, nascerà un centro congiunto di ricerca e innovazione a cui A2A prenderà parte investendo tre milioni di euro, asset che verrà dedicato a tecnologie per ambiente, energia e mobilità sostenibile.

«Un modo per valorizzare il nostro lavoro nel garantire servizi sempre più efficienti», commenta il presidente di A2A Marco Patuano; «i 18 miliardi di investimenti del nostro piano vanno gestiti al meglio - aggiunge l’ad Renato Mazzoncini - e per spendere bene queste risorse occorre mettere in campo progettazione e ricerca: ecco perché questa partnership è per noi importante e di grande stimolo». Il progetto punta anche a sistematizzare una collaborazione esistente da tempo, con più aziende del gruppo A2A già coinvolte in attività con 15 diversi dipartimenti del Politecnico. «Metteremo a disposizione la nostra importante massa critica di competenze - spiega il rettore Ferruccio Resta - in quella che a nostro avviso dovrà diventare sempre più una casa dell’innovazione.

Con la presenza contemporanea di didattica, ricerca, laboratori, start-up e imprese strutturate». L’iniziativa di riordino dell’area è resa possibile grazie ad un gioco di squadra che coinvolge anche le istituzioni, con Regione e Comune a procedere in parallelo sul fronte dei finanziamenti e delle procedure urbanistiche. «La transizione tecnologica ed energetica - spiega il sindaco Giuseppe Sala - potrà funzionare solo se i cittadini diverranno protagonisti del cambiamento e l’iniziativa di oggi è un passo in questa direzione. Milano è in campo per dare il suo contributo e penso che il rilancio dell’area della Bovisa potrà essere uno dei progetti più importanti del mio secondo mandato». «Questo è un momento propizio - commenta il presidente della Regione Attilio Fontana - perché ci sono le risorse necessarie per programmare il futuro.L’impegno di Regione vale 25 milioni, per un accordo importante che mette al centro ricerca e innovazione.

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