Amministratori

Referendum di giugno, spazi per le affissioni da assegnare fra il 10 e il 12 maggio

Dal Vininale regole e scadenze per gli adempimenti a carico dei Comuni

di Arturo Bianco

I Comuni devono assegnare gli spazi per le affissioni dei manifesti per le elezioni amministrative e per il referendum del 12 giugno tra martedì 10 e giovedì 12 maggio, mentre le relative richieste vanno presentate entro il 9 maggio. Dal 13 maggio le forme di propaganda sono solamente quelle consentite dalla normativa. É questa l'indicazione di maggiore rilievo della circolare del ministero dell'Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, n. 37/2022 (Consultazioni elettorali e referendarie di domenica 12 giugno 2022. Adempimenti in materia di propaganda elettorale e comunicazione politica. Partiti e gruppi politici rappresentati in Parlamento e promotori dei referendum). Nella circolare sono richiamati i vincoli che le amministrazioni comunali devono rispettare per consentire la propaganda e le specifiche regole.

Per il referendum possono fare richiesta di avere concessi spazi per l'affissione di manifesti sia i partiti e i gruppi politici presenti in Parlamento che i promotori dei referendum. Tali spazi vanno concessi in ragione di 1 per ogni partito e di 1 per i promotori di ciascuno dei singoli referendum. La circolare elenca in modo analitico quali sono i partiti e i gruppi politici presenti alla Camera, al Senato ed al Parlamento Europeo in rappresentanza del nostro paese. Sulla base delle richieste pervenute le giunte sono chiamate a individuare, delimitare e ripartire gli spazi di propaganda.

I partiti presenti in Parlamento e i promotori dei referendum devono provvedere alla designazione dei propri rappresentanti che potranno, in ogni singola sezione elettorale del Comune, assistere alle operazioni di voto ed a quelle di scrutinio. Tale designazione va fatta dai rappresentanti autorizzati.

Le stesse regole si applicano anche alla propaganda per le elezioni comunali: ovviamente gli spazi sono concessi in questo caso solamente ai partiti e ai gruppi politici che hanno presentato liste che siano state ammesse da parte delle commissioni elettorali.

Ci viene ricordato che dal 30° giorno precedente, quindi da venerdì 13 maggio sono vietati il lancio di volantini, le forme di propaganda che hanno un carattere fisso in luogo pubblico (salve le insegne delle sedi) e tutte le forme di propaganda luminosa mobile, mentre l'uso di altoparlanti è consentito solamente dal sindaco o dal Prefetto se l'iniziativa tocca più Comuni. Dalla stessa data non occorre comunicare al Questore lo svolgimento di riunioni elettorali.

I Comuni sono tenuti a mettere a disposizione delle liste i locali di proprietà in modo eguale. Viene ricordato che i candidati nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti devono rispettare il tetto di spesa dettato dalla legge 96/2012 e devono avere un mandatario.

Da sabato 28 maggio è vietata la diffusione di sondaggi demoscopici e sabato 11 e domenica giugno è vietata ogni forma di propaganda, mentre gli istituti demoscopici possono rilevare gli orientamenti di voto senza la necessità di essere in possesso di specifiche autorizzazioni e possono essere presenti all'interno dei seggi previo assenso del presidente dell'ufficio elettorale di sezione.

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