Personale

Anche nei Comuni corsia veloce per le assunzioni del Recovery

In arrivo da Funzione pubblica la circolare che chiarisce l’estensione delle procedure

di Gianluca Bertagna e Davide d’Alfonso

Corre il treno delle assunzioni collegate al Pnrr. Un mix di deroghe a vincoli storici, sostegni finanziari, incentivi all’ingresso di professionalità esterne alla Pa.

Il Dl 80/2021 ha aperto la strada. Anche i Comuni, se assegnatari di attività progettuali, possono accedere alle procedure assunzionali rapide del Recovery: la Funzione pubblica lavora a una circolare per chiarire che gli enti locali rientrano nella corsia preferenziale anche se sono «soggetti attuatori» di interventi di cui sono «titolari» altri livelli di governo.

La norma introduce una deroga al termine di 36 mesi per le assunzioni a termine, purché contenute entro la durata del progetto. C’è poi l’esclusione, che velocizza assai le procedure, dalla verifica preventiva degli esuberi ex articolo 34, commi 6 e 34-bis del Dlgs 165/2001. In pista nella conversione del Dl Pnrr arriva anche l’ampliamento del tetto per gli incarichi dirigenziali a contratto (Nt+ Enti locali & edilizia del 7 dicembre). Sempre in quella sede c’è l’emendamento che consente ai Comuni, allargando le regole assunzionali, di effettuare fino a 15mila assunzioni di tecnici a tempo determinato per l’attuazione del Piano. L'emendamento accoglie le invocazioni dell’Anci e prevede la concessione di spazi assunzionali aggiuntivi rispetto a quelli consentiti dalle norme sulla sostenibilità finanziaria ex articolo 33 comma 2 del Dl 34/2019. Spazi che saranno inversamente proporzionali alla dimensione demografica degli enti: con un’attenzione particolare per i piccoli, confermata anche da uno stanziamento di 30 milioni per aiutare i Comuni sotto i 5mila abitanti a sostenere il costo dei reclutamenti, altrimenti posto a carico dei bilanci dei Comuni. Per queste assunzioni, analogamente a quanto previsto per gli altri reclutamenti del Recovery, c’è la deroga, quanto mai necessaria, al tetto 2009 sul lavoro flessibile.

L’articolo 3-ter del Dl 80 consente inoltre agli enti locali di procedere alle assunzioni legate al Pnrr (e all’esercizio delle funzioni di protezione civile, polizia locale, istruzione pubblica e settore sociale) anche in caso di mancato rispetto dei termini per bilancio, rendiconto, consolidato e degli altri adempimenti previsti dall’articolo 9 comma 1-quinquies del Dl 113/2016.

È centrale lo sforzo di rendere attrattivo il pubblico impiego per consentire l’acquisizione e il mantenimento di professionalità di qualità che oggi gravitano all’esterno della Pa. A questo fine ancora il Dl 80/2021 prevede una speciale riserva del 40% sui futuri concorsi a tempo indeterminato in favore del personale che abbia lavorato per almeno tre anni ai progetti del Pnrr. Un incentivo a rispondere alla chiamata del Piano, con la prospettiva di farne una chiave di accesso a tempo indeterminato.

Si concretizza, nel frattempo, il contingente di mille esperti previsto con Dpcm e destinato alle Regioni e alle Province autonome. Professionisti che saranno affiancati agli enti locali come supporto nella gestione delle procedure complesse, nello smaltimento degli arretrati, nella presentazione dei progetti e nelle rendicontazioni da inviare al Mef.

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