Appalti

Ferrovie, finita la Arcisate-Stabio (260 milioni), linea in esercizio da giugno 2018

di Q.E.T.

In treno dalla Svizzera a Malpensa, grazie al nuovo collegamento ferroviario Arcisate (Varese)-Stabio (Svizzera) inaugurato il 22 dicembre a Induno Olona dalle autorità italiane ed elvetiche. La nuova linea di Rete ferroviaria italiana (Rfi, Gruppo Fs), è il primo valico transfrontaliero tra Italia e Svizzera senza stazioni di confine. Il servizio commerciale scatterà domenica 7 gennaio 2018. La nuova linea è nota in Svizzera come ferrovia Lugano-Malpensa mentre in Italia si parla di ferrovia Arcisate-Stabio, con riferimento alla tratta realizzata ex novo per completare la direttrice tra Varese e il Canton Ticino svizzero.

La linea ferroviaria Arcisate-Stabio è un’opera iniziata nel 2009 che serve a collegare il Canton Ticino al Varesotto. Consiste nell’ampliamento del tracciato ferroviario esistente e il suo collegamento al suolo elvetico. La tratta in territorio italiano si sviluppa per circa otto chilometri. L’opera ha una valenza nazionale perché permetterà di raggiungere l’aeroporto internazionale di Milano Malpensa dalle città della Svizzera centrale e meridionale e connettere le direttrici del Sempionee del Gottardo grazie all’interscambio ferroviario di Gallarate. L’investimento economico complessivo è stato di 260 milioni di euro. Dal 10 giugno 2018 scatterà il servizio con Malpensa (Terminal 1 e Terminal 2). L’aeroporto sarà quindi collegato direttamente a Varese, Mendrisio e Como. Anche Bellinzona e Lugano saranno collegati via treno a Malpensa con cambio a Mendrisio.

Il cantiere della nuova linea ferroviaria è stato più volte al centro delle cronache poiché, a causa di numerose complicazioni, ha subìto almeno quattro anni di ritardo sulla tabella di marcia, provocando numerosi disagi ai centri abitati dei Comuni attraversati, in particolare Induno Olona e Arcisate. I lavori della nuova linea hanno subìto un brusco rallentamento, fino a interrompersi o a procedere in maniera molto limitata, per il ritrovamento di arsenico naturale, oltre i limiti previsti dalla normativa, nei terreni oggetto di scavo. Sono stati necessari circa tre anni (dal 2011 al 2014) per individuare i siti idonei per depositare le terre con arsenico naturale. Poi nel 2015 la ripresa delle attività. L’opera è stata completata nelle scorse settimane. A ottobre 2017 è arrivata anche la notizia che anche l’indagine sullo stoccaggio delle rocce all’arsenico è finita con una richiesta di archiviazione della Procura di Varese.

Il nuovo collegamento ferroviario garantirà inoltre un comodo accesso ai lavoratori frontalieri italiani diretti quotidianamente in Ticino: la nuova ferrovia servirà a ridurre il traffico stradale dei cosiddetti “frontalieri”. La linea consentirà anche di realizzare treni di collegamento Varese-Como passando da Mendrisio, ricostituendo una relazione tra le due città prealpine che era scomparsa negli anni Cinquanta.

«Adesso - commenta il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, presente all’evento inaugurale con il ministro Graziano Delrio, il presidente della Confederazione svizzera, Doris Luethard e i vertici del gruppo Fs - la Lombardia, l’Italia e la Svizzera sono ancora più vicine. È un’opera a favore dei nostri territori, utile per i cittadini che ogni giorno si spostano per lavoro, ma è anche importante per gli sviluppi che potrà avere, a partire dall’ulteriore potenziamento dell’aeroporto di Malpensa».

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