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Caro-materiali, base di gara aumentata da 66 a 78,8 milioni per i lavori sull'Av Brescia-Verona

Torna in Gazzetta ufficiale l'appalto bandito da Cepav 2 finito deserto a marzo. Scadenza 22 luglio

di Mauro Salerno

Torna in Gazzetta Ufficiale la maxi-gara bandita da Cepav 2 per realizzare l'armamento ferroviario di un tratto da 45 km dell'armamento ferroviario della linea Av Brescia-Verona finita deserta a marzo a causa del caro-materiali. Per evitare di incorrere nello stesso destino la stazione, il consorzio Cepav 2 incaricato di realizzare la tratta, ha rivisto al rialzo l'importo messo a base di gara portandolo dai 66 milioni che non avevano acceso l'interesse di nessun costruttore ai 78,8 milioni del bando pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale europea. La gara sulla Brescia-Verona era una delle 57 gare colpite dal processo di desertificazione del mercato degli appalti partito lo scorso autunno a causa dell'impennata dei prezzi dei materiali edili, di cui abbiamo dato conto in un approfondimento pubblicato nell'edizione del 3 giugno.

La gara riguarda, più precisamente, la tratta Av/Ac Brescia-Verona da pk AV 105+384 a pk AV 150+780 compresi i bivi Rezzato (pk 94+685 LS) e Verona Ovest (pk 141+661 LS) di allaccio con la Linea Storica Brescia- Verona. A fronte dell'aumento di oltre 12,8 milioni della base d'asta sono rimasti immutati i costi di sicurezza del cantiere, valutati sempre in 2,22 milioni. La procedura rimane aperta fino al 22 luglio, quando cade il termine per la presentazione delle offerte.

La ripubblicazione del bando di Cepav 2 segue a solo un giorno di distanza la scelta di Rfi di rimettere in pista la maxi gara per il lotto 5 della linea Palermo-Catania dopo aver aumentato di quasi 80 milioni (da 534,6 a 612,7 milioni) l'importo a base d'asta finito nell'occhio del ciclone perché giudicato inadeguato alla luce dell'aumento dei costi dei materiali e dell'energia, esasperati dal conflitto in Ucraina.

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