Il CommentoAmministratori

Pnrr, riforma dei servizi idrici integrati e centri per l'impiego tra gli obiettivi da anticipare a ottobre

di Ettore Jorio

Mario Draghi vuole lasciare al nuovo Governo e al Paese la migliore immagine di sé. Lancia una tremenda ma utilissima sfida di efficientismo. Vuole stimolare chi verrà a fare meglio di lui in tema di attuazione del Pnrr. Vuole anticipare, pertanto, il raggiungimento degli obiettivi fissati per quando (31 dicembre prossimo) verosimilmente non ci sarà più lui a presiedere il Consiglio dei Ministri.

Nel suo mirino ne ha 29 da centrare sui 55 programmati. Da fare propri, con gli opportuni provvedimenti normativi e amministrativi, entro la prossima fine di ottobre o giù di lì (si veda NT+ enti locali & edilizia del 31 agosto).

Insomma, vuole lasciare in eredità a chi sarà il nuovo Premier il 53% di realizzato di quanto previsto per fine anno (si veda NT+ Enti locali & edilizia del 2 settembre).

Un modello da assumere a scuola
Riusciranno i nostri eroi a giocare di generoso anticipo rispetto e a favore di chi comporrà l'Esecutivo dopo il 25 settembre? C'è da crederci. Un impegno come pochi nell'ultimo cinquantennio di politica. Una magnanimità di alto spessore verso i successori. Una abnegazione verso l'interesse del Paese e della Nazione.

La dedizione di quello che rimane del Governo in uscita verso l'interesse pubblico sarà ovviamente spesa non solo per traguardare anzitempo gli obiettivi invernali.

Per cittadini italiani ci sarà certamente, da Mario Draghi e del suo fido Roberto Garofoli, un altro gran lavoro da svolgere. Il loro gravoso impegno, infatti, non si fermerà qui, bensì dovrà essere profuso nella elaborazione e approvazione di tutti (e sono numerosissimi) provvedimenti attuativi, degli obietti raggiunti e di quelli conseguibili. Un gran e difficile lavoro quello di anticipare al fine ottobre il cronoprogramma con gli anzidetti raggiungimenti di obiettivi del secondo semestre 2022. Gravosissimo sarà anche quello di predisporre ed emanare i circa 245 decreti attuativi, senza i quali non muoverà foglia.

Due obiettivi sui 29 da anticipare
Tra gli obiettivi fissati per l'anteprima di ottobre ce ne saranno due destinati a cambiare il Paese e rivoluzionare i servizi resi nelle diverse regioni, lasciate a secco di acqua e occasioni di lavoro.

Il primo sarà la riforma dei servizi idrici integrati, che avrà il compito di rendere finalmente giustizia ad una agricoltura sofferente e spesso morente a causa di una rete idrica colabrodo. A tanta acqua nel nostro territorio corrispondono invero tantissime dispersioni facilitate da una tubazione che a definirla una padella per le caldarroste si offenderebbe il tegame. Non solo. Si generebbero, con l'anzidetta riforma, occasioni per sistematizzare al meglio le gestioni complessive regionali dell'acqua lasciate frequentemente in mano ad amministratori incapaci e a società partecipate o in house che hanno imbarcato personale nel peggiore clientelismo, con il risultato di lasciare territorio e cittadini assetati.

É proprio il tema del lavoro che riguarda l'altro interessante obiettivo da conseguire. Si è posto al centro del tirassegno del Governo il tema del rafforzamento dei centri per l'impiego. Un modo per cominciare a discutere concretamente per definire poi a dicembre il programma di «Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori», il cosiddetto Gol. Uno strumento, questo, che dovrà lavorare (questa volta seriamente) per il rilancio concreto dell'occupazione e per contrastare la disoccupazione. Il tutto, per fare ammenda dei fallimenti registrati nell'esercizio della politica attiva del lavoro, resa impossibile da due fenomeni: l'incapacità delle Regioni a renderle funzionanti e fruibili attraverso i centri per l'impiego e l'influenza negativa determinata dal reddito di cittadinanza pioggia.

Il programma Gol (Missione 5, componente 1), previsto nella legge di Bilancio per il 2021 (art. comma 324), avrà una durata sino al 2025 e potrà contare su un ingente finanziamento plurimiliardario (oltre i 5.5 miliardi). Con questo potrà assicurare la svolta alla «nazione dei disoccupati e gli inoccupati» attraverso azioni dirette e un corretto esercizio delle politiche attive e di formazione di competenza regionale.

Attenti a non frenare la corsa

Dunque, da parte di Draghi Co. una provvidenziale accelerata a portare avanti di corsa progetti seri e fondamentali. Tra questi, anche quello sulla lotta del sommerso, sulla definizione della legge annuale della concorrenza e sulla tutela del green nonché sulla cybersecurity nazionale

Sappiano, pertanto, coloro che saranno eletti il prossimo 25 settembre che avranno tanto da fare continuando quanto portato avanti da Mario Draghi tra un mondo di avversità economiche, pena la perdita della grande chance offerta dal Recovery Fund.