Appalti

Ok finale al Dl Pnrr, nuova spinta alle semplificazioni su progetti e cantieri: le misure articolo per articolo

Licenziato il nuovo decreto sulla gestione del piano finanziato con i fondi Ue. Tabella con tutte le novità per stazioni appaltanti e imprese

di Mauro Salerno

L'Aula della Camera ha approvato in via definitiva il testo del Dl 13/2023 che interviene sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I voti a favore sono stati 171, 112 i contrari, 14 gli astenuti (i deputati del Terzo Polo).

Il decreto legge prevede una revisione della governance del Pnrr, misure di semplificazione e accelerazione degli investimenti, il potenziamento e il raccordo delle politiche di coesione con il Pnrr. In particolare viene introdotta, attraverso l'istituzione di una Struttura di missione presso la Presidenza del Consiglio, la centralizzazione della gestione del Piano mentre il monitoraggio delle risorse, ha puntualizzato il ministro delle Politiche europee, Raffaele Fitto, nei passaggi parlamentari del Dl, resta al ministero dell'Economia.

Il provvedimento è stato modificato durante l'esame in commissione Bilancio al Senato. La Camera invece lo ha licenziato senza apportare alcuna correzione.

Tra le novità da segnalare sul versante delle opere pubbliche figurano il potenziamento delle risorse assegnate per venire incontro al caro-materie prime con la pre-assegnazione di un 20% ulteriore di risorse per le opere avviate tra il primo gennaio e il 17 maggio 2022; inoltre si accelera l'accesso alle anticipazioni di liquidità, consentendo alle imprese di poter emettere fattura per i lavori riportati in «Sal» anche in assenza del relativo certificato di pagamento; viene previsto un commissario straordinario per la realizzazione della Linea 2 della metropolitana di Torino; si prorogano di 24 mesi i termini relativi a certificati, attestati, permessi, concessioni e autorizzazioni per la realizzazione delle reti a banda ultra larga fissa e mobile.

Un chiarimento importante riguarda l'accesso al Fondo per il caro-materiali (il Fondo per le opere indifferibili istituito dal decreto Aiuti, Dl 50/2022). Nel corso del passaggio al senato infatti è stata inserita una norma interpretativa che conferma il via libera per l'accesso alle risorse 2023 anche per chi ha avuto accesso ai fondi destinati alle opere in corso nel 2022. Importante anche la novità relativa allo svincolo progressivo delle garanzie per gli appalti in corso di esecuzione, in modo da facilitare la partecipazione alle gare delle imprese. Sulla poca concorrenza alle gare del Pnrr, e sui rischi che ne derivano, in termini di ritardi nell'esecuzione del piano, abbiamo scritto qui. Misure ulteriori riguardano anche gli interventi previsti per il Giubileo 2025 a Roma.

In questa tabella abbiamo raccolto - articolo per articolo - le misure di maggiore interesse per appalti e infrastrutture.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©