Imprese

Building information modeling, arriva la guida per committenti pubblici e privati

La Legal Bim Guide dello Studio Valaguzza si propone come un aiuto pratico per gli aspetti contrattuali

di Sara Valaguzza (*) e Chiara Pagliaroli (**)

Il lettore, sia esso più o meno esperto del Building information modeling (Bim), potrebbe porsi, dentro di sé, la seguente domanda: perché devo dedicare una quota parte del poco tempo che ho a disposizione per leggere la Legal Bim Guide allegata? Il perché è subito spiegato.

La Legal Bim Guide nasce non da pure dissertazioni teoriche destinate a rimanere confinante all'interno delle discussioni che si snodano tra gli esperti della materia, bensì dall'esperienza maturata sul campo e dal confronto quotidiano con tutti gli attori, protagonisti e non, di quel processo che ha visto, negli ultimi anni, assurgere la modellazione digitale a paradigma dei processi costruttivi e che vede, nel c.d. fascicolo digitale degli edifici, uno degli obiettivi da traguardare. La struttura del documento si snoda così attraverso quelli che sono gli elementi chiave di un sistema destinato a condurre l'intero settore delle costruzioni - sia esso pubblico o privato - verso relazioni contrattuali riviste in chiave moderna, non senza dimenticare che il Building information modeling è, al tempo stesso, metodo, processo, elaborazione di informazioni e collaborazione.

In particolare, vengono esaminate, in due paragrafi separati, le implicazioni che l'impiego (consapevole e convinto) del Bim determina sulle procedure di selezione dei contraenti e sui contratti volti a regolamentare i rapporti tra le parti. Sul versante della disciplina di gara, la committenza potrà decidere di configurare l'utilizzo del Bim vuoi quale requisito di ammissione alla procedura di selezione, vuoi quale criterio premiale da soppesare all'atto della valutazione delle offerte, ma dovrà operare tale scelta conscia delle implicazioni che essa comporta.

Sul versante contrattuale, l'impiego del Bim determinerà un serio e significativo adeguamento dello schema di contratto e del capitolato speciale d'appalto, venendo in rilievo implicazioni che impattano: i) sulla disciplina dei rapporti che intercorrono tra i rappresentanti del committente, i progettisti, l'esecutore dei lavori, gli organismi di verifica e di controllo, quali soggetti chiamati a cooperare tra loro in vista del raggiungimento di un traguardo comune e condiviso; ii) sulla strutturazione dei contratti in chiave collaborativa; iii) sulla rivisitazione delle seguenti aree: definizioni; ambiente di condivisione dei dati; sicurezza, tutela dei dati e polizze assicurative; consegne e verifiche; ruoli e responsabilità; proprietà intellettuale; iv) sulla predisposizione di accordi/protocolli di collaborazione, incentrati più sulle premialità che sulle penalità, oltre che sulla reputazione positiva delle imprese e sulla qualità dei progetti.

Per tutte queste ragioni, la Legal Bim Guide allegata si propone di fungere da strumento di supporto e di ausilio per i committenti pubblici e privati nell'impiego del Building information modeling (Bim), fornendo indicazioni di taglio pratico, utili sia per la costruzione delle procedure di selezione dei contraenti sia per la definizione degli aspetti contrattuali incisi dall'utilizzo del Bim.

(*) Professore ordinario di diritto amministrativo presso l'Università degli Studi di Milano, direttore scientifico del Center of Construction Law & Management (Cclm) e titolare dello Studio Legale Valaguzza.
(**) Avvocato, esperta di appalti pubblici presso lo Studio Legale Valaguzza.

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