I temi di NT+Il focus

Certificazione Covid: dalla Ragioneria i numeri 2022 definitivi per Addizionale Irpef, Ipt e Rc Auto e provvisori per l'Imu

Per la messa in linea dei modelli della certificazione sull'applicativo web del pareggio di bilancio occorrerà attendere le prime settimane di aprile 2023

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Resi disponibili, per ciascun Comune e Provincia, i dati Imu-Tasi, Addizionale Irpef, Ipt e Rc auto anno 2022 per la certificazione Covid-19. Solo con riferimento all'Imu i dati sono da considerarsi "provvisori", quelli definitivi saranno comunicati a partire dai primi giorni del mese di marzo 2023. Per la messa in linea dei modelli della certificazione sull'applicativo web del pareggio di bilancio, per l'anno 2022, occorrerà invece attendere le prime settimane di aprile 2023.

I numeri resi noti, con comunicato della Ragioneria generale dello Stato di ieri, consentono agli enti di effettuare le simulazioni della certificazione utilizzando i fogli excel messi a disposizione sul sito del pareggio di bilancio.

Entro il 31 maggio 2023 Città metropolitane, Province, Comuni, Unioni di comuni e Comunità montane (inclusi quelli delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano), beneficiari delle risorse per l'emergenza, saranno tenuti a inviare la certificazione sull'utilizzo delle risorse, effettuato nel corso del 2022, firmata dal sindaco (o Presidente), dal responsabile del servizio finanziario e dall'organo di revisione.

Con decreto del ministero dell'Economia e delle finanze 18 ottobre 2021 (prot. 242764), è stato infatti approvato il modello da utilizzare per l'inserimento dei valori della perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19, incluse le informazioni relative all'incremento dei costi dell'energia elettrica e del gas.

A fine gennaio sono stati pubblicati i modelli contenenti l'elenco analitico delle voci componenti i ristori.

Con questo ulteriore tassello, gli enti hanno a disposizione i dati comunicati dal Dipartimento delle Finanze, definitivi in quanto risultanti dai versamenti effettuati nell'anno 2022, al lordo di ogni trattenuta o compensazione. Questi valori sono indispensabili per "popolare" la certificazione relativamente alle entrate da Imu, addizione Irpef, Ipt e Rc auto.

Per l'Imu in particolare, la Ragioneria dello Stato precisa, altresì, che i dati sono di gettito provvisori, al lordo di ogni trattenuta, risultanti dalle deleghe di versamento, riferite all'anno 2022, presentate entro il 27 gennaio 2023. I dati Imu definitivi saranno pubblicati a partire dai primi giorni del mese di marzo 2023, dovendo tener conto delle deleghe di versamento, al lordo di ogni trattenuta o compensazione, presentate entro il 28 febbraio 2023. La Ragioneria precisa inoltre che i versamenti F24 fanno riferimento ai codici comune indicati nelle deleghe e possono, quindi, risentire di eventuali errori commessi dai contribuenti.

Il file relativo all'Addizionale comunale Irpef contiene, invece, due fogli: il primo, "Dati prospettati", presenta i valori definitivi di gettito 2020 e 2022 dei comuni per i quali il Modello Covid-19/2022 avrà valorizzate le colonne "Accertamenti 2019 (b)" e "Accertamenti 2022 (a)" della Sezione 1 – Entrate. Il secondo foglio, "Dati non prospettati", contiene, invece, l'elenco di 127 Comuni per i quali le suddette colonne non saranno valorizzate. Per questi enti, i dati definitivi di gettito 2020 e 2022, riportati nel foglio, hanno pertanto solo valenza informativa. In sede di compilazione del Modello Covid-19/2022, essi avrebbero dovuto, infatti, compilare le colonne dedicate alle politiche autonome in aumento o in diminuzione, producendo sul saldo complessivo della certificazione il medesimo effetto neutro derivante dalla mancata prospettazione dei dati. Da qui la scelta di semplificare l'attività di certificazione per questi enti, non esponendo nei modelli il relativo gettito.