Urbanistica

Giovannini: «Spazio per capitali privati in opere sostenibili»

Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili accelera sulle nuove strategie per programmare e realizzare opere con strumenti innovativi

di G. Sa.

Enrico Giovannini accelera sulle nuove strategie per programmare e realizzare infrastrutture sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici ed evidenzia, in questo ambito, nuovi spazi per i capitali privati anche attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi. In questo disegno, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha presentato ieri due Rapporti, «Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità» e «Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità», elaborati dalle Commissioni di studio del Mims coordinate rispettivamente dai professori Carlo Carraro (ordinario di Economia Ambientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia) e Fabio Pammolli (ordinario di Economia e Management al Politecnico di Milano), con il coinvolgimento di decine di esperti nazionali e internazionali.

«Stiamo cambiando - ha detto Giovannini - il modo di programmare e realizzare le infrastrutture e i sistemi di mobilità in un’ottica di sviluppo sostenibile, per fronteggiare la crisi climatica e beneficiare dell’innovazione tecnologica e dei materiali. Grazie al lavoro delle due Commissioni - ha continuato il ministro - disponiamo ora di approfondite analisi scientifiche e proposte per accelerare e consolidare questo processo trasformativo, al quale vanno orientati gli investimenti pubblici e privati». Non poteva mancare un riferimento alle politiche europee basate sul Green Deal e sul pacchetto Fit-To-55 e alle strategie nazionali incardinate intorno al Pnrr. «Grazie al Pnrr, ai fondi nazionali stanziati dal governo e a quelli europei - ha detto Giovannini - i prossimi dieci anni saranno decisivi per mettere in sicurezza il Paese, rinnovare la dotazione infrastrutturale, sviluppare i sistemi logistici e ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali nella prospettiva della decarbonizzazione».

I «segnali evidenti del cambiamento operato nel corso dell’ultimo anno» sono stati, per Giovannini, oltre alle scelte del Pnrr e alla coprogrammazione con le Regioni del Fsc 2021-27, le nuove risorse della legge di bilancio 2022 destinate alla transizione e alla mobilità sostenibile (2 miliardi), allo sviluppo delle metropolitane e al trasporto rapido di massa (4,7 miliardi), alla manutenzione di strade, ponti e viadotti (4,8 miliardi). «Ma tutto ciò non basta - ha detto il ministro - perché abbiamo bisogno di stimolare investimenti nella stessa direzione da parte del settore privato. Per questo dobbiamo creare nuove forme di partnership pubblico-privato e spingere le imprese ad adottare nuovi criteri di valutazione dei loro investimenti, che tengano conto degli impatti ambientali e sociali».

Qui interviene il lavoro di Pammolli che propone nuovi strumenti finanziari per promuovere il coinvolgimento di capitali privati: i social bonds, che ancorano parte del capitale raccolto a iniziative di rilevanza pubblica e sociale; i social impact bond, per integrare capitali pubblici e privati orientandoli al conseguimento di ritorni in termini economici e sociali, soprattutto in aree svantaggiate; gli outcome fund basati sul meccanismo “pay-by-result”, per mobilitare capitale privato da destinare a servizi di welfare. Il Rapporto propone anche la costituzione di una «Cabina di Consegna» insieme al Mef e a Cdp per valutare gli investimenti infrastrutturali, progettare gli strumenti finanziari più idonei per la loro realizzazione e svolgere attività di supporto alle stazioni appaltanti nella fase istruttoria, preparatoria e di attuazione dei progetti, oltre che per il loro monitoraggio.

Giovannini ha anche ribadito il particolare interesse per la rigenerazione urbana, auspicando che «entro il mese» il Senato vari il testo di legge sbloccato proprio dal testo proposto dal Mims.

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