Urbanistica

Pompei, nuova dote da 598 milioni per riqualificare siti e aree limitrofe

Si parla di opere come l’hub ferroviario a Pompei (30,6 milioni) e la riconversione della linea ferroviaria Torre Annunziata-Castellammare- Gragnano in tram leggero (33 milioni)

di Vera Viola

Un nuovo finanziamento di circa 598 milioni per il rilancio dei siti archeologici vesuviani e più in generale per la riqualificazione della buffer zone.

Il Comitato di gestione del Piano strategico per lo sviluppo socio economico delle aree comprese nel Piano di gestione del sito Unesco “Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata” presieduto dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, si è riunito ieri a Pompei e ha deciso un ampliamento del Piano per un valore di 900milioni e dato il via libera a 598 milioni. Di questi 95 sono del Contratto Istituzionale di sviluppo (Cis) sottoscritto a maggio scorso.

Partiamo dall’inizio. Il Grande Progetto Pompei adottato dopo il periodo buio della storia del sito archeologico le cui mura crollavano dopo ogni pioggia, che ha consentito la messa in sicurezza dell’area archeolgica con fondi europei per circa 90 milioni, sin dall’inizio aveva previsto interventi anche fuori dalle mura. Per il recupero dei nove comuni interessati e il potenziamento della loro attrattività turistica.

«Pompei è una storia di riscatto una battaglia vinta – ha sottolineato il ministro Franceschini – può essere modello per lo sviluppo del Mezzogiorno».

La gestazione della seconda parta del progetto è stata lunga e complessa ed è arrivata alla definizione nel 2018 di un Piano strategico da 1,750 miliardi di cui 1,130 finanziati e 620 da finanziare. Veniamo ad ieri. Il Comitato di gestione ha mosso importanti passi in avanti. L’aggiornamento del Piano elaborato dall’Unità Grande Pompei, approvato all’unanimità dal comitato, in piena condivisione con gli Enti locali interessati, prevede altri interventi sul territorio da 900 milioni, di cui 594 milioni per interventi già finanziati e 337 milioni da finanziare.

«Abbiamo raccolto le proposte degli Enti locali – spiega Direttore Generale di progetto, il Generale Giovanni Di Blasio – e selezionato quelli coerenti con la filosofia dell’intervento». Linee strategiche infatti sono la valorizzazione dei siti di Oplonti, Stabia, Ercolano, accessibilità ai siti, recupero delle aree degradate, riqualificazione ambientale della fascia costiera e sviluppo turistico ed economico. Si parla di opere come l’hub ferroviario a Pompei (30,6 milioni), la riconversione della linea ferroviaria Torre Annunziata-Castellammare- Gragnano in tram leggero (33 milioni), riqualificazione di Villa Favorita a Ercolano (49 milioni) e della ex Real Fabbrica d’Armi “Spolettificio dell’Esercito” di Torre Annunziata, oltre al completamento della rete fognaria.

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