Personale

Incognita prova orale e regole Covid nei concorsi pubblici post pandemia

Dal 1° aprile il dopo emergenza lascia al buio le procedure per la selezione del personale

di Arturo Bianco

Dal 1° aprile scorso, con la fine dello stato di emergenza, è sufficiente il possesso del green pass base per partecipare alle prove concorsuali nelle Pa, e fino a giugno la prova scritta potrà essere svolta in forma semplificata.

Si deve però chiarire se le amministrazioni possono continuare a prevedere lo svolgimento in modo non contestuale delle prove scritte, se lo svolgimento della prova orale continua a essere facoltativo, se la durata massima delle prove svolte in presenza continua a dover essere contenuta nel tetto massimo di 60 minuti e se, prima dello svolgimento di un esame, gli enti debbano adottare un piano per ridurre i rischi di diffusione del Covid. In assenza di espresse indicazioni diverse si deve ritenere che queste due ultime misure di cautela debbano continuare a essere applicate, quanto meno fino alla fine di giugno.

Sono questi i principali effetti del Dl 24/2022 e i dubbi più rilevanti che non sono stati chiariti né dalla norma né da indicazioni della Funzione Pubblica. L’incognita più importante riguarda l’applicabilità del Protocollo sui concorsi pubblici adottato dalla Funzione pubblica il 15 aprile 2021, previa validazione del Cts. Il documento tra l’altro fissa la durata massima di 60 minuti delle prove in presenza e stabilisce l’obbligo per tutte le amministrazioni di darsi un piano per lo svolgimento dei concorsi nel rispetto delle prescrizioni dettate dal documento e di trasmetterlo alla Funzione pubblica.

Nel documento si legge che «l’obiettivo del protocollo è quello di fornire indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da Covid-19 nell’organizzazione e la gestione delle prove dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni». Non è stabilito uno stretto e diretto collegamento con la durata dello stato di emergenza. Da qui i dubbi sul suo superamento o meno dal 1° aprile.

Altro aspetto da chiarire è se si può continuare a evitare la prova orale, opzione che in base all’articolo 10 del Dl 44/2021 era possibile fino allo scorso 31 dicembre; data che al più si può ritenere implicitamente spostata alla fine dello stato di emergenza, ma non oltre.

Le stesse considerazioni e gli stessi dubbi si pongono sulla validità delle norme che consentono la non contestualità delle prove concorsuali.

Il Dl 24/2022, norma dettata per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione di Covid-19 a seguito della cessazione dello stato di emergenza, dice espressamente che per la partecipazione ai concorsi pubblici è sufficiente il green pass base. Continuano ad applicarsi fino al 30 giugno ai concorsi già indetti le disposizioni che consentono lo svolgimento della prova scritta anche come quiz a risposta multipla, e la possibilità di svolgimento delle prove sia in sedi decentrate sia in videoconferenza. Per i candidati positivi al tampone è previsto il rinvio al primo concorso successivo alla cessazione dell’emergenza, e nello svolgimento dei concorsi occorre rispettare le regole dettate dal ministero della Salute.

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