Regioni

Prezzari regionali, operative le linee guida del Mims

Fondo adeguamento prezzi: richieste della Pa entro il 31 agosto per i lavori contabilizzati nel primo semestre 2022

di Massimo Frontera

Dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti (il 26 luglio) è stato finalmente pubblicato in Gazzetta il decreto Mims con le linee guida per la revisione dei prezzari regionali. Si tratta dello strumento che, a regime, dovrebbe consentire di garantire l'equilibrio contrattuale negli appalti pubblici neutralizzando gli incrementi di prezzo di numerosi materiali, prodotti e componenti utilizzati nella filiera delle costruzioni. Il documento, atteso entro il 30 aprile, è stato approvato dalle Regioni solo il 6 luglio scorso, dopo aver acquisito il parere dell'Istat e del Consiglio superiore dei lavori pubblici ed è uscito sulla Gazzetta dell'11 agosto. Il testo, che tiene conto delle specificità dei sistemi produttivi in ogni singola Regione, contiene indicazioni sulle struttura e l'articolazione dei prezzari, la metodologia di rilevazione, il ritmo dei successivi aggiornamenti e tutti gli aspetti organizzativi per la loro gestione, attraverso la Rete dei Prezzari Regionali, con il compito di monitorare i prezzi dei materiali più rilevanti e di maggiore impiego, in contesti caratterizzati da continui e marcati variazioni dei prezzi.

Le linee guida ministeriali, tra le altre cose, prevedono che le Regioni oltre a mettere a disposizione (pubblicamente e gratuitamente) i prezzari forniscano, «ove possibile», anche la «la descrizione analitica che porta alla definizione del costo dell'opera da realizzare». «Premesso che la corretta definizione della composizione del costo di un'opera rientra tra i compiti del progettista - si legge nel testo - la decisione di rendere evidente anche il sistema della formazione di tale costo nasce dalla necessità di dare massima trasparenza all'intera metodologia utilizzata per giungere al prezzo pubblicato e dalla volontà di adottare procedure omogenee in ogni fase di elaborazione del Prezzario». La sezione 2 delle linee guida descrive la struttura-tipo del prezzario; la sezione 3 contiene la metodologia per la rilevazione dei prezzi; la sezione 4 definisce l'ambito di applicazione e i termini per la validità dei prezzari; la sezione 5 include alcune proposte organizzative per la gestione dei prezzari da parte delle Regioni e per un maggior coordinamento tra di esse; la sezione 6 descrive in modo analitico la metodologia per la definizione del costo di un'opera da realizzare.

Fondo adeguamento prezzi, istanze entro il 31 agosto
Intanto il 2 agosto è uscito anche il decreto Mims 17 giugno 2022 sulle modalità di utilizzo del Fondo adeguamento prezzi, che disciplina le modalità operative e le condizioni di accesso al Fondo, in caso di insufficienza delle risorse stanziate per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici. Vale la pena di ricordare che le stazioni appaltanti devono presentare per via telematica istanza di accesso al Fondo entro il 31 agosto 2022, per lavorazioni eseguite e contabilizzate dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 luglio 2022 ed entro il 31 gennaio 2023 per quelle tra il 1° agosto 2022 e la fine dello stesso anno. La presentazione delle istanze di accesso alle risorse del Fondo per la compensazione dei prezzi avviene attraverso la piattaforma dedicata raggiungibile a questo link. L'istanza di accesso al Fondo deve includere le seguenti informazioni: i dati del contratto d'appalto (CUP e CIG); copia dello stato di avanzamento dei lavori corredata da attestazione da parte del direttore dei lavori, vistata dal responsabile unico del procedimento; l'entità delle lavorazioni effettuate nel periodo considerato; entità delle risorse disponibili e utilizzate ai fini del pagamento dello stato di avanzamento dei lavori per il quale è richiesta istanza di accesso al fondo; entità del contributo richiesto; gli estremi per l'effettuazione del versamento del contributo riconosciuto a valere sulle risorse del Fondo. Ogni stazione appaltante dovrà presentare un'unica istanza per tutti i cantieri di propria competenza.

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