Progettazione

Superbonus, giudizio negativo da oltre la metà dei professionisti dell'edilizia

Studio Fondazione Inarcassa: bonus utilizzati da otto architettti e ingegneri su 10, ma pesano burocrazia, difficoltà nella cessione dei crediti e rischio illeciti

di Mauro Salerno

I bonus edilizi (con il 110% in prima fila) hanno un forte impatto sulla filiera edilizia, tanto che otto architetti e ingegneri liberi professionisti su 10 hanno fatto lavori usufruendo degli incentivi e di questi il 73% ha fatto interventi applicando il Superecobonus 110%. Ma lasciando da parte l'impatto economico, il giudizio dei professionisti sul Superbonus non è proprio lusinghiero. Anzi. «Oltre il 50%» dei professionisti esprime un giudizio negativo sugli incentivi del 110%, mentre il bonus facciate e le altre categorie di bonus per l'edilizia ottengono giudizi complessivamente migliori («oltre 65% di giudizi positivi»).

Sono i dati in qualche modo sorprendenti che emergono dallo studio «Incentivi fiscali e Superbonus: le opinioni e i problemi dei professionisti», sviluppato da Fondazione Inarcassa (la fondazione della cassa previdenziale di architetti ed ingegneri) e Ref ricerche. Lo studio mette in evidenza l'importanza dei bonus fiscali sull'attività dei progettisti italiani, al punto che «un professionista su tre attribuisce più della metà del proprio fatturato dell'ultimo biennio ai bonus fiscali».

Ma non tutti i bonus sono uguali. «Dai dati emerge chiaramente che i professionisti hanno un'opinione positiva dei bonus che hanno creato loro meno problemi, ma è necessario che diventino strutturali», dice il presidente della Fondazione Inarcassa Franco Fietta. Anche se agli occhi dei progettisti sono necessarie delle modifiche.

A pesare sui giudizi negativi a carico del Superbonus sono stati gli aspetti che ne hanno reso problematico l'utilizzo da parte dei professionisti. In particolare, le critiche ha nno riguardato l'eccessivo carico burocartico, gli effetti del decreto Abntifrode sul meccanismo di cessione del credito e il rischio di illeciti. Tra gli aspetti positivi il campione (significativo) di circa 6.446 liberi professionisti intervistati cita l'aumento di l'efficienza energetica degli edifici (70%), poi l'aumento dell'attività economica (45,1%) e la maggiore sicurezza sismica degli edifici (26,8%). Tendenze sovrapposte, quindi, ma al netto dell'aumento dei prezzi dei materiali, rischi di illecito, e aumento del sovraccarico amministrativo, i professionisti (con una percentuale del 79%) ritengono che le misure debbano assumere un carattere strutturale, e non più eccezionale o temporaneo, ma a condizione che siano modificate.

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