Urbanistica

Bonus edilizi, controlli, crisi d'impresa e 730: sì a nuove semplificazioni

Soglia degli alert del Fisco per la crisi d'impresa agganciata al 10% del volume d'affari. Sbloccato il 110% e stop ai limiti Ue sui bonus energia

di Marco Mobili

Tra le ultime novità approvate dall’Aula della Camera al decreto Semplificazioni, spicca quella sulla crisi d’impresa e le nuove soglie per far scattare le comunicazioni di Entrate e Inps. Come chiesto dal presidente della Commissione Finanze, Luigi Marattin (Iv) , le imprese non saranno più ritenute a rischio insolvenza se il loro debito con l’Erario è inferiore al 10% del loro volume d’affari. Stop quindi a segnalazioni per debiti Iva anche di poco superiori a 5mila euro, sottolinea Marattin, che alla fine hanno prodotto solo una lunga serie di lettere di compliance da parte del Fisco e messo in difficoltà imprese e professionisti. Ora si pone rimedio e la soglia viene agganciata, come detto, al volume d’affari e comunque per debiti superiori a 20mila euro.

Ma non c’è solo la crisi d’impresa tra le modifiche su cui la prossima settimana il Senato darà il via libera definitivo. Come anticipato martedì scorso su queste pagine con il decreto Semplificazioni arriva la cancellazione del limite temporale del 1° maggio alla cessione dei crediti d’imposta rimasti incagliati nei cassetti fiscali, così come la cancellazione del tetto comunitario del de minimis all’utilizzo da parte delle imprese per tagliare le bollette di luce e gas.

Via libera della Camera anche al pacchetto di snellimento delle misure fiscali per il terzo settore sostenute con forza dalla stessa sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, a partire dalla definizione dei costi che determinano il sottile confine tra attività commerciale e non commerciale e dunque determinano l’accesso o meno alle agevolazioni riconosciute a onlus e associazioni. Con l’ok di tutti i partiti, poi, viene corretto un errore importante, sottolinea la Guerra, sulla revisione della base imponibile Irap. L’emendamento approvato oltre a consentire a imprese e professionisti di non tener conto delle nuove regole sul peso dei lavoratori a tempo nella compilazione della dichiarazione Irap di quest’anno, reintroduce la possibilità di dedurre il costo dei lavoratori con disabilità assunti a tempo indeterminato da enti del terzo settore o da strutture della pubblica amministrazione. Deducibilità che era stata cancellata dalla norma del Dl semplificazioni.

Per restare in tema di marce indietro e correzioni di errori del Dl va segnalato anche il rispristino del termine dell’invio dei modelli Intrastat al 25 del mese successivo e non più entro la fine del mese come inizialmente indicato dal Governo.

Come chiesto dalle imprese arriva anche la comunicazione smart del termine dei controlli da parte del Fisco. Il contribuente oggi sa quando inizia l’accertamento del Fisco ma non sa mai quando l’attività istruttoria ha termine. Ora con una comunicazione inviata anche via Pec o con l’AppIo l’agenzia delle Entrate comunicherà al soggetto sottoposto a controllo il termine della sua attività istruttoria.

Cambia anche il modello F24 che si amplia e fa spazio a sanzioni e tributi che oggi viaggiano ancora su carta con il modello F23. Introdotto il principio, voluto soprattutto da Lega e Italia Viva, sarà il Mef a fissare i contorni dell’estensione e l’ambito di operatività del modello unico di pagamento telematico F24.

In tema di estensioni si allarga alle Università statali e non statali legalmente riconosciute e agli enti di ricerca la certificazione delle spese per investimenti in ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica.

La Lega con il relatore al provvedimento, Massimo Bitonci, incassa anche un pacchetto mirato per snellire la burocrazia fiscale, a partire dalla stampa di registri contabili, libri giornale e inventari, che potranno essere tenuti e conservati con sistemi elettronici e su qualsiasi supporto, consentendo così di risparmiare carta e tempo.

Superbonus
Attesa da migliaia di imprese e professionisti arriva la più volte annunciata cancellazione del limite temporale della data del 1° maggio 2022 alle cessioni a tutte le partite Iva di crediti d’imposta e in particolare dei cosiddetti bonus edilizi. Come si ricorderà il primo decreto Aiuti in fase di conversione aveva aperto le cessioni dei bonus a imprese e professionisti ma aveva lasciato immutato il riferimento alle cessioni dei crediti e degli sconti in fattura comunicati all’agenzia delle Entrate dal 1° maggio 2022 in poi. Con il risultato che professionisti e imprese hanno continuato ad avere crediti ante maggio 2022 ancora incagliati e di fatto inutilizzabili ai fini di una loro possibile monetizzazione.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©