Fisco e contabilità

Decreto sostegni, in Parlamento la proroga dell'esenzione dal canone unico fino al 31 dicembre

Esenzione dal canone per tutto l'anno. Stop all'acconto Imu per locali in perdita

di Marco Mobili e Gianni Trovati

Con gli emendamenti al primo decreto Sostegni che imboccano la via preferenziale per l’approvazione in Commissione al Senato, il Parlamento mette l’accento sul tema dei costi fissi delle imprese in difficoltà economica, a cui dedica una fetta maggioritaria dei 500 milioni riservati ai correttivi. Tracciando anche la strada per il bis dei Sostegni atteso in settimana in Consiglio dei ministri.

Nel confronto tra maggioranza e governo entra infatti l’allungamento a tutto il 2021 dell’esenzione dal canone unico per l’occupazione di suolo pubblico, mossa decisiva per favorire le riaperture dei locali pubblici avviate dal governo. Sullo stesso versante c’è da segnalare poi la cancellazione della prima rata dell’Imu per i locali e strutture ricettive che hanno subito perdite nella pandemia. Sempre per gli esercizi pubblici, poi, diventa totale l’esenzione dal canone Tv finora limitata al 30 per cento.

Nell’elenco degli emendamenti papabili per il governo si fa spazio anche un fondo da 20 milioni per cercare di venire incontro a una fetta degli “esodati dei ristori”. Il nuovo fondo dovrebbe allargare la platea degli aiuti per i soggetti che nel calcolo della perdita mensile finiscono per essere danneggiati dalla mancanza di alcuni mesi di fatturato effettivo nel periodo che separa l’apertura della partita Iva dall’inizio vero e proprio dell’attività. Con le nuove regole, poi, l’insieme dei contributi a fondo perduto sarà escluso dalla pignorabilità. Risorse aggiuntive sono previste inoltre per le emittenti Tv e per i bus turistici.

Per i proprietari di immobili concessi in locazione si lavora all’esenzione Irpef dei cannoni non riscossi nel periodo della crisi sanitaria ed economica.

Ai datori di lavoro che non richiedono la Cassa Covid, ferma restando l’aliquota delle prestazioni pensionistiche, potrebbero essere riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali. L’esclusione contributiva, secondo l’emendamento che sarà posto al voto, dovrà essere riparametrata e applicata su base mensile e senza premi Inail.

Per comuni e province possibile l’ennesima proroga al 30 settembre, con tanto di remissione in termini, per la presentazione dei piani di riequilibrio degli enti locali in predissesto. Nell’elenco degli emendamenti che si candidano ad ottenere il via libera lunedì anche la replica per quest’anno delle regole introdotte nel 2020 per l’utilizzo degli avanzi di amministrazione degli enti locali.

Infine, ulteriore possibile rinvio al 31 dicembre 2023 della riforma dello sport prevista dal governo Conte e targata “Spadafora”.

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