Urbanistica

Bonus casa, tre soluzioni per chi sfora con i tempi per la cessione del credito 2021

Chi inizia a muoversi solo oggi farà bene a studiare possibili alternative

di Dario Aquaro, Cristiano Dell'Oste e Giuseppe Latour

Poco più di tre settimane, fino al 29 aprile, e sarà impossibile comunicare le opzioni per cessione e sconto di crediti relative al 2021. In teoria, il tempo c’è. In pratica, chi inizia a muoversi solo oggi farà bene a studiare possibili alternative.

1 Utilizzo diretto. La prima strada, e più ovvia, è quella della detrazione diretta. Il titolare del bonus può, cioè, utilizzare nella dichiarazione che presenterà quest’anno la prima rata del bonus.

C’è un ostacolo da considerare: bisognerà verificare la capienza fiscale per il 2021. Non è detto che sia possibile smaltire per intero la prima rata scaricandola dall’Irpef, soprattutto per i crediti recuperabili in cinque anni. Esiste, insomma, il rischio di perderci dei soldi, perché la detrazione non fruita non può essere riportata all’anno successivo. Anzi, chi applica il regime forfettario e non ha altri redditi soggetti a Irpef non potrà usare neppure un euro di detrazione.

2 Cessione ad altri soggetti. La seconda chance è sfruttare la cessione jolly, così come la chiamano le Entrate. In base alle regole attualmente in vigore, infatti, il committente titolare della detrazione (ma anche l’impresa che ha incamerato il bonus applicando lo sconto in fattura) hanno a disposizione un primo trasferimento, con il quale possono cedere il bonus 2021 a chiunque.

Si potrebbe cercare un parente, un amico, un vicino di casa, ad esempio. In questo caso, però, c’è un altro limite da valutare: una volta ceduto, il credito in potrà essere usato solo in compensazione tramite il modello F24, senza poter passare dalla dichiarazione. Quindi in molti casi si riproporrà lo stesso problema di incapienza (a meno che l’acquirente non sia un imprenditore o non abbia molti pagamenti da fare, ad esempio per Imu o altri tributi).

3 Vendita delle rate residue. Chi non riesce a cedere in tempo la prima rata delle spese 2021 può sempre tentare di vedere le rate residue (quattro su cinque, nel caso del superbonus e del sismabonus ordinario; nove su dieci, per le altre detrazioni). Per farlo ha tempo fino al 16 marzo 2023, ma nulla vieta di anticipare la ricerca di un compratore, così da prevenire possibili intoppi e monetizzare rapidamente il credito d’imposta.

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