Fisco e contabilità

Pnrr,l’eredità di Draghi: ok a 32 target, 21 in linea, due difficili

Complessa l’attuazione della legge di concorrenza: sui servizi pubblici locali tempi stretti, sui decreti energia pesano le condizioni internazionali. In palio 21 miliardi

di Andrea Carli

La marcia dell’attuazione del Pnrr sui 55 obiettivi di fine anno continua e mantiene sostanzialmente le promesse fatte da Mario Draghi sull’eredità che avrebbe lasciato al nuovo governo: l’Osservatorio Pnrr del Sole 24 Ore (disponibile integralmente sul sito) certifica che 20 obiettivi sono stati raggiunti, altri 12 sono vicinissimi, 21 sono comunque in linea con i piani. Solo per due obiettivi – che Draghi aveva detto avrebbe lasciato al suo successore - il quadro presenta tuttora qualche incertezza. Si tratta di quelli di attuazione della legge di concorrenza 2021: M1C2-8 che prevede l’approvazione generalizzata dei provvedimenti attuativi della legge richiesti dal Pnrr e M1C2-7 che, nell’ambito della stessa riforma, prevede l’attuazione di alcune condizioni specifiche in materia di energia.

Sul primo fronte al momento nessun provvedimento attuativo è stato approvato in via definitiva. Hanno avuto il via libera preliminare il Dlgs sulla mappatura delle concessioni pubbliche, quello sui servizi pubblici locali e quello sull’adeguamento alle regole Ue in materia di vigilanza del mercato interno. Ma devono ricevere ora il parere delle commissioni parlamentari e tornare in Cdm per il varo definitivo. Fra le più a rischio, la riforma dei servizi pubblici locali che ha subito un rinvio a data da destinarsi dell’esame in sede tecnica per il parere della conferenza unificata. Per gli altri Dlgs di attuazione delle deleghe, come quello per le gare sulle concessioni balneari, manca ancora il primo passaggio in Cdm, ma non sono richiesti dal Pnrr. Le strutture di Draghi hanno già chiarito con Bruxelles che questa è la giusta interpretazione: anche qui il premier uscente lascia a Meloni un’eredità utilissima.

L’altro grande passaggio, sul fronte della concorrenza, riguarda l’ulteriore apertura del mercato dell’energia con l’eliminazione graduale dei prezzi regolamentati nel gas per famiglie e microimprese a partire dal 1° gennaio 2023. Il governo si è impegnato con il Pnrr ad assicurare, entro fine anno, l’entrata in vigore della legge che assicurerà tale snodo. Su cui, però, di recente è intervenuta l’Arera che, in una segnalazione a governo e Parlamento, ha evidenziato come «le condizioni eccezionali» che caratterizzano il mercato del gas «rendano fortemente critico» il superamento del servizio di tutela, la cui deadline andrebbe allineata a quella prevista per il mercato elettrico (gennaio 2024). È in corso una interlocuzione Chigi-Arera ma pesa il quadro internazionale.

Transizione ecologica

Quattro obiettivi su nove sono stati raggiunti in anticipo (isole verdi, criteri ambientali minimi, idrico e bonifica dei siti orfani). Sui rimanenti cinque, il cronoprogramma non registra per ora ritardi. Il ministro uscente Roberto Cingolani ha chiesto di accelerare la valutazione della mole di proposte su rafforzamento delle smart grid e miglioramento della resilienza climatica delle reti.

Innovazione tecnologica
e transizione digitale

Per il ministero dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale, molto ruota attorno all’effettiva operatività dell’Agenzia nazionale per la cybersecurity: chi subentrerà (bisognerà capire se nello schema del nuovo governo resti un ministero con le medesime deleghe) dovrà avviare entro dicembre la rete dei laboratori di screening e certificazione. A questo scopo l’Agenzia ha dato avvio al processo di reclutamento di laureati Ict. Nel passaggio di consegne con il nuovo esecutivo, il ministro uscente Vittorio Colao lascia in sospeso tra l’altro il collaudo finale del Polo strategico nazionale per il cloud: bisognerà accelerare per farcela entro l’anno.

Infrastrutture

Partono gli investimenti concreti in infrastrutture, con l’aggiudicazione degli appalti per il sistema elettronico di controllo dei treni (Ertms) e quelli della Napoli-Bari e della Palermo-Catania. Obiettivi rispettati. Già incassati anche la semplificazione della legislazione per i piani regolatori portuali e l’accelerazione a 12 mesi dei processi di autorizzazione per gli impianti del cold ironing. In attesa del parere del Consiglio di Stato, invece, il regolamento per i criteri di affidamento delle concessioni portuali.

Lavoro

Centrato l’obiettivo dei 300mila beneficiari di Gol presi in carico entro l’anno. Più complicato il completamento, per almeno 250 Cpi, del Piano di rafforzamento del triennio 2021- 2023. Entro l’anno previsto un Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso.

Scuola e università

Per la scuola va completata la riforma dell’orientamento e del dimensionamento scolastico alla luce anche del calo demografico in atto e varati i provvedimenti attuativi della riforma dell’istruzione tecnica (Its Academy inclusi). Sull’università, le prossime sfide sono su alloggi e giovani ricercatori.

Salute e Turismo

Per la Salute sono a portata di mano la riforma degli Ircss e una serie di appalti sulla Sanità digitale. Per il Turismo sono stati raggiunti con due mesi di anticipo i due obiettivi con scadenza 31 dicembre 2022.

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