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Giovani, Emilia Romagna sempre regina della top 10 - Accenni di vitalità al Sud

Ravenna cede il primato e finisce terza, alle spalle di Ferrara e della vincitrice Piacenza

di Giacomo Bagnasco

È di nuovo l’Emilia Romagna a monopolizzare il podio della classifica sullo standard di vita dei giovani. Ravenna cede il primato e finisce terza, alle spalle di Ferrara e della vincitrice Piacenza. La provincia più occidentale della regione si fa valere in particolare per due aspetti demografici (è seconda, dietro a Trieste, per saldo migratorio positivo e decima per l’età media delle madri al parto del primo figlio, con Siracusa al comando), ma ottiene anche un sesto posto per disponibilità di aree sportive.

Dalla classifica generale emergono difficoltà per le realtà metropolitane: la prima in graduatoria è Bologna, 32ª. Nella top ten ci sono nove aree del Nord più Caserta, che finisce sesta aggiudicandosi tra l’altro una seconda posizione, dietro a Rieti, per il minore peso dei canoni di locazione e una terza piazza per imprenditorialità giovanile, dove le stanno davanti Vibo Valentia e Crotone.

Uno dei segnali di vitalità dal Sud - così come il successo di Napoli per imprese che fanno e-commerce - a fronte di una situazione sempre critica alle voci emigrazione e disoccupazione. Sotto questo ultimo aspetto le ultime 31 province (con Siracusa in coda a causa di un tasso di giovani disoccupati del 42,4%, a fronte del 4,9% della capolista Bergamo) sono tutte del Mezzogiorno.

Sul piano dei laureati si impone Ascoli Piceno, mentre Prato ha la maggiore quota di amministratori comunali under 40 e ad Agrigento (seguita da molte meridionali) si celebrano più matrimoni, peraltro in rialzo ovunque dopo le restrizioni imposte dal Covid.

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