Amministratori

Recovery plan. Anci: grave l'esclusione dei Comuni dalla cabina di regia

Va fatta chiarezza sull'attribuzione diretta, senza intermediazioni regionali, delle risorse

di Daniela Casciola

I sindaci non ci stanno e definiscono « grave» l'esclusione dei rappresentanti di Comuni e Città Metropolitane dalla cabina di regia che avrà il fondamentale compito di coordinare e monitorare gli investimenti con le risorse del Pnrr. Una lacuna che va colmata prevedendo da un lato la partecipazione dell'Anci alla cabina di regia e dall'altro chiarezza sull'attribuzione diretta a Comuni e Città Metropolitane, senza intermediazioni regionali, delle risorse per la realizzazione degli investimenti finanziati in tutto o in parte con le risorse del Pnrr. Ad evidenziarlo è stato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che, in quanto vicepresidente nazionale, ha rappresentato ieri l'Anci davanti le Commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente della Camera, impegnate nell'esame del Dl Semplificazioni.

Nello specifico delle norme sulla semplificazione, è stato posto l'accento sulla loro eccessiva settorialità di intervento mentre sarebbe stato opportuno andare a semplificare gli interventi sull'ordinaria disciplina del procedimento amministrativo, della Conferenza dei servizi o delle procedure su autorizzazioni paesaggistiche, edilizia e rigenerazione urbana.

Secondo Anci, il provvedimento sconta un'ambiguità e un'incertezza interpretativa sulla possibilità di utilizzare alcune disposizioni di semplificazione delle procedure oltre che per quelle sugli investimenti finanziati in tutto o in parte dalle risorse del Pnnr o del Fondo complementare anche per progetti infrastrutturali già ammessi a finanziamento con altri bandi e/o avvisi pubblici.

Critica la posizione di Anci anche sulla «mancanza di chiarezza nella definizione delle procedure con cui verranno finanziati i progetti i cui ambiti di intervento sono di stretta competenza dei Comuni e delle Città Metropolitane». Un quadro che porta con sé, «il concreto rischio di essere incolpevoli responsabili della mancata realizzazione delle opere se gli stessi non saranno chiamati a gestire direttamente e senza intermediazioni regionali le risorse del Pnrr».

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