Urbanistica

Anche per il campo da padel temporaneo serve il titolo edilizio

Il Tar Puglia conferma l'orientamento della giurisprudenza anche nel caso di un evento limitato ai tre mesi estivi

di Massimo Frontera

Il gestore di un ampio centro sportivo alle porte di Lecce (con, tra le altre cose, cinque campi da padel) ha impugnato l'autorizzazione - concessa dal comune a una società che ha promosso un torneo di padel temporaneo (limitato al periodo estivo giugno-agosto) nell'area della Fiera di Lecce - ritenendola illegittima. Il ricorrente ha infatti sostenuto che l'autorizzazione allo svolgimento dell'evento sportivo - con contestuale e implicito consenso all'allestimento di cinque campi da gioco e relative tribune, spogliatoi e servizi - fosse irregolare sotto il profilo urbanistico.

I giudici della Terza sezione del Tar Puglia (Lecce) hanno dato ragione al ricorrente, con la recente pronuncia n.254/2023 pubblicata lo scorso 20 febbraio, confermando che l'allestimento di campi da padel, richiede in ogni caso il titolo edilizio. «Ciò in quanto - spiega il Tar - per le caratteristiche tecniche delle opere (strutture in ferro e vetro stabilmente infisse nel terreno e rimovibili solo a seguito di specifiche opere di demolizione) e l'uso temporaneo ancorché non occasionale dei manufatti (per un totale di quarantacinque giorni l'anno per due anni di seguito), pare integrarsi, nella sostanza, l'esercizio stagionale di una struttura sportiva precaria che non può, come tale, rientrare tra le attività "tout court" libere o assoggettate a mera comunicazione di inizio lavori».

Peraltro, concludono i giudici, la decisione è in linea con l'«orientamento giurisprudenziale formatosi in materia di realizzazione dei campi di padel, che richiede il rilascio, addirittura, di un permesso di costruire o quanto meno la presentazione di una Scia edilizia».

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