Appalti

Con i commissari 101 opere per 96 miliardi (ma solo 41 miliardi sono già finanziati)

Buia (Ance) : bisogna far partecipare quante più imprese possibile. Giovannini: comissari diretti per olimpiadi 2026 e strade Sardegna

di Mauro Salerno e Alessandro Lerbini

Con la seconda ondata di commissari (opere per 13,2 miliardi) prevista dal nuovo decreto sottoposto al parere del Parlamento sono diventate ben 101 le grandi opere da realizzare grazie alle deroghe e ai poteri straordinari riconosciuti dal decreto Sblocca-cantieri prima e dal decreto Semplificazioni poi. La notizia è che però non tutti i fondi necessari a realizzare le 101 opere commissariate sono già disponibili. Anzi all'appello ne mancherebbero più della metà.

A fornire la stima è l'associazione nazionale dei costruttori (Ance), tramite il presidente Gabriele Buia, appena ascoltato in audizione dalla commissione Lavori pubblici del Senato. Buia ha ricostruito il quadro dei cantieri da velocizzare o sbloccare con l'aiuto dei commissari. In tutto, tra prima e seconda lista, si è arrivati mettere in campo 42 diversi commissari che, come detto dovranno occuparsi di 101 opere, per un controvalore di 96 miliardi. Il problema, ha sottolineato Buia in audizione, è che «solo 41 miliardi sono già disponibili (43%), secondo le nostre stime». Un primo «elemento di criticità» che l'Ance invita a non sottovalutare.

Un'altro motivo di preoccpuazione per i costruttori arriva dall'incognita-gare. «Siamo preoccupati di come e con quali regole questi cantieri potranno aprire - segnala Buia -. È bene chiarire che solo le imprese strutturate e dotate delle competenze necessarie potranno lavorare ai cantieri del Recovery». L'Ance chiede però di evitare di concentrare gli affidamenti sulle spalle di pochi big del settore. «Vi sono alcuni lavori come la Metro C di Roma o l'Acquedotto del Peschiera che sono caratterizzati da una unicità di realizzazione che, per natura e complessità delle opere, richiede player dotati di uno specifico profilo e che non potranno essere appaltate e suddivise in lotti - riconosce il presidente dell'Ance -. Vi sono poi opere e progetti che per la propria natura devono essere suddivisi in lotti riguardando interventi manutentivi e/o di implementazione delle infrastrutture esistenti, come ad esempio l'ammodernamento della E45 o la "strada dei due mari Fano - Grosseto".
Dobbiamo scongiurare che vi siano accorpamenti surrettizi di nessuna utilità e funzionalità per il rispetto dei tempi del Recovery». «Concentrare tutti i lavori su pochi operatori potrebbe esporre al rischio che in caso di difficoltà della impresa principale i lavori si bloccherebbero esponendo il Paese al rischio sanzioni da parte della Ue», aggiunge Buia.

Altro punto che i costruttori chiedono al Parlamento di considerare nel parere da rilasciare al Governo è la necessità di un maggiore coordinamento tra i vari provvedimenti di semplificazione. « Occorre una maggiore definizione puntuale dell'ambito entro cui i commissari possono operare», sottolinea Buia, in modo da sfruttare al massimo i meccanismi di accelerazione delle procedure.

Giovannini
«Sono 101 le opere per le quali sono stati attivati, o proposti, i poteri derogatori previsti dall'art 4 del decreto-legge 32/2019». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in audizione presso le Commissione riunite Ambiente e Trasporti alla Camera.
«Nella prima fase sono state individuate 57 opere con la nomina di 29 commissari straordinari. Con l'elenco delle opere proposte si chiude la seconda fase che prevede l'adozione di uno o più dpcm per individuare gli interventi e disporre la nomina dei commissari. A tal riguardo sono state individuate ulteriori 44 opere e 13 commissari.
Alcune opere non hanno trovato sede nello schema di decreto in quanto non coerenti con i criteri proposti. Per il corridoio tirrenico e la messa in sicurezza della E45 e per i ponti sul Po il governo si impegna a definire interventi di natura normativa volti a superare le eventuali criticità. Per la rete viaria della Sardegna e le opere di accesso agli eventi delle Olimpiadi Milano-Cortina la normativa vigente prevede di procedere al loro commissariamento diretto senza il passaggio preliminare alle camere. Per la rete viaria della Sardegna è in corso l'individuazione degli interventi e del commissario. Per le olimpiadi si procederà alla costituzione della società e poi con dpcm al commissariamento degli interventi.
Le 44 opere sottoposte all'attenzione del parlamento riguardano 18 interventi stradali per 4,2 miliardi, 15 opere per ferrovie per 6,9 miliardi, due per il trasporto rapido di massa per 1,8 miliardi, e 9 interventi per la sicurezza per 241 milioni. Complessivamente tra primo e secondo intervento sono 101 le opere che sono state attivate, con una incidenza al nord di 28 opere per 28,7 miliardi, al centro di 29 opere per 27,1 miliardi e al sud 44 interventi per 40 miliardi per un totale di 96 miliardi».

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