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Sostegni-ter, sbloccato fino al 120% il turn over dei segretari comunali - Castelli (Mef): «Sono una figura strategica»

Autorizzati, per un anno, i neoassunti ad assumere le funzioni nei Comuni fino a 5.000 abitanti

di Arturo Bianco

Aumento delle assunzioni dei segretari, possibilità per quelli neoassunti di essere chiamati fino a 12 mesi a svolgere il ruolo in Comuni singoli o associati fino a 5.000 abitanti, riduzione dei tempi del corso-concorso per l'assunzione e possibilità di riservare fino alla metà delle assunzioni dei segretari ai dipendenti pubblici in servizio da almeno 5 anni in posizioni per le quali è richiesta la laurea e il possesso dei requisiti previsti per la partecipazione al concorso per segretari. Sono queste le importanti novità dettate in tema di assunzioni dei segretari comunali fino al 2026. Esse sono messe direttamente ed espressamente in connessione con il sostegno agli enti nella attuazione del Pnrr, quindi per supportare i Comuni in questa importante attività. Sono contenute nel testo del decreto Sostegni-ter votato dalla commissione Bilancio del Senato (si veda NT+ Enti locali & edilizia di ieri 15 marzo). Siamo indubbiamente in presenza di un emendamento voluto dal ministero dell'Interno assai importante e che determina come ulteriore effetto una rivalutazione del ruolo dei segretari comunali, alla cui preparazione hanno attivamente contribuito i segretari dei comuni di Palermo, Antonio Le Donne, e di Olevano Romano, Sonia Lamberti.

Il numero dei segretari da assumere viene elevato al 120% di quelli cessati dal servizio nell'anno precedente. Ricordiamo che tale tetto era stato portato al 100%, rispetto allo iniziale 80%, nella scorsa estate con il Dl 80/2021. In questo modo si consente, per la prima volta, un parziale aumento del numero assai ridotto degli iscritti all'albo dei segretari, numero che negli ultimi anni è sempre diminuito, quindi una inversione di tendenza. I segretari neoassunti potranno, per un periodo massimo di 6 mesi prorogabili fino al massimo di 1 anno, essere chiamati dai sindaci di Comuni singoli o associati fino a 5.000 abitanti. Attualmente i segretari della fascia iniziale, la C, possono essere utilizzati da Comuni singoli o associati aventi popolazione non superiore a 3.000 abitanti.

La disposizione consente di ampliare la platea degli enti in cui i segretari vincitori di concorso possono essere utilizzati. Essa segue alla possibilità offerta ai vice di svolgere nei Comuni fino a 5.000 abitanti, o se associati fino a 10.000, il ruolo dei segretari per un periodo massimo di 2 anni. La disposizione amplia le possibilità di avere segretari che possono svolgere i propri compiti per una platea più ampia di enti. Essa è subordinata alla impossibilità di coprire in modo ordinario la sede e sarà disciplinata da uno specifico decreto del ministero dell'Interno. I segretari impegnati in questi Comuni avranno diritto per tutto il periodo al trattamento economico previsto per la sede superiore.

Le ultime due modifiche sono dettate in tema di svolgimento del corso-concorso per l'iscrizione all'albo. La durata del corso viene ulteriormente ridotta a 4 mesi, cui devono seguire altri 4 mesi di tirocinio presso un comune a fianco di un segretario esperto. Viene inoltre previsto che la metà dei posti dei segretari possa essere riservata a dipendenti pubblici in possesso del titolo di studio per l'accesso a tale albo, e cioè la laurea in giurisprudenza o scienze politiche o economia e commercio, e che siano dipendenti da almeno 5 anni in una posizione per la quale l'accesso dall'esterno è riservato a coloro che sono in possesso di tale titolo di studio, ad esempio per gli enti locali la categoria D. Da sottolineare che questa possibilità non è offerta solamente ai vicesegretari o ai dipendenti degli enti locali ma a tutti i dipendenti pubblici, quindi anche a quelli provenienti da altre Pa.

«I segretari comunali e provinciali sono una figura centrale nel funzionamento degli enti locali, assicurando la direzione apicale degli uffici nel rispetto della legalità. Professionisti che ho fortemente apprezzato in questi anni di Governo. Sostenerne il lavoro vuol dire garantire servizi efficienti ai cittadini. Con la norma inserita ieri nel Decreto Sostegni Ter, da ultimo, interveniamo rispetto alla forte carenza di questa figura, strategica anche per l'attuazione del Pnrr», ha commentato il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze Laura Castelli.

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