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Autostrade: Corsini nominato commissario per la sicurezza sismica di A24-A25

L'avvocato dello Stato succede all'ex amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile: in ballo un piano da 6,2 miliardi

di Mau.S.

È ufficiale la nomina dell'avvocato dello Stato Marco Corsini (nella foto) come nuovo commissario per la messa in sicurezza sismica delle autostrade A24 e A25: il decreto è stato firmato dal Mims. Lo riferisce la senatrice abruzzese Gabriella Di Girolamo, senatrice M5S capogruppo in commissione Lavori pubblici. «Le domande poste con la mia interrogazione sullo stallo in cui si trovano A24 e A25 e il concessionario Strada dei Parchi hanno avuto una prima importante risposta. Il ministro Giovannini, in un'audizione in Senato sullo stato di attuazione del Pnrr, mi ha comunicato che è stato firmato il decreto di nomina».

Sulla messa in sicurezza di A24 e A25 si registra da anni uno stallo che ha generato un contenzioso tra Strada dei parchi, spa del gruppo Toto, e il ministero. Corsini sostituisce Maurizio Gentile (ex amministratore delegato di Rfi) che, dimessosi, è rimasto in sella fino al 15 marzo.

La nomina del commissario da parte del governo, prevista dal decreto sblocca cantieri, mira a sbloccare i lavori di un mega piano di messa in sicurezza sismica delle due autostrade prevista, alla luce del sisma 2009, nella legge di stabilità 2012 nella quale A24 e A25 sono considerate strategiche in caso di calamità naturali. Gentile aveva presentato un piano di 6,2 miliardi di euro (4 coperti dallo Stato, gli altri dal concessionario), bloccato insieme al nuovo Pef di Strada dei Parchi, scaduto nel 2012, che ha competenze anche sui pedaggi, sterilizzati fino a giugno per evitare un aumento del 30 per cento.

Sul Pef c'è un altro commissario, Sergio Fiorentino, nominato dal Consiglio di Stato e incaricato di varare il nuovo piano, in base alla sentenza che ha sancito l'inadempienza dell'allora ministero Infrastrutture e Trasporti. E un terzo commissario governativo, Corrado Gisonni, segue la messa in sicurezza dell'acquifero del tunnel del Gran Sasso. Il 16 marzo il presidente della Regione Abruzzo Marsilio aveva scritto al presidente del Consiglio e al ministro esprimendo «forte preoccupazione e rammarico» per i ritardi nella firma della nomina.

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