Appalti

Gare, da oggi obbligatorio il «Fascicolo virtuale dell'operatore economico» gestito dall'Anac

Busia: obiettivo rendere le verifiche veloci e quasi automatizzate. Utilizzo facoltativo sotto i 40mila euro

di Mauro Salerno

Scatta una nuova rivoluzione digitale per le amministrazioni e le imprese attive neo mercato degli appalti. Da mercoledì 9 novembre entra in vigore l'obbligo di utilizzare il «Fascicolo virtuale dell'operatore economico» per controllare i requisiti delle imprese che partecipano alle gare. Va in pensione dunque il vecchio sistema Avcpass, che tanti problemi aveva dato al momento dell'avvio presso la vecchia Autorità di vigilanza dei lavori pubblici, per lasciare spazio al nuovo sistema appena messo a punto dall'Anac.

L'obiettivo rimane lo stesso del passato. Rendere agevoli, veloci e, se vogliamo, al passo con i tempi del mercato digitale i processi di verifica dei requisiti delle imprese. Come spiega la stessa Autorità, infatti, il fascicolo, che è già operativo presso la Banca dati dell'Anac, consente alle stazioni appaltanti, attraverso un'interfaccia web, di verificare i requisiti di partecipazione agli appalti pubblici.

Tre le principali novità: la verifica dei requisiti non si ferma alla fase di aggiudicazione ma viene estesa alla fase di esecuzione e dunque al mantenimento dei requisiti da parte di chi si è aggiudicato la gara e di eventuali subappaltatori; il Fascicolo verrà utilizzato per tutte le procedure di affidamento; verrà inoltre istituito l'Elenco degli operatori economici già verificati. Quest'ultima, è una novità non da poco: attraverso questo elenco una stazione appaltante alle prese con l'assegnazione di una commessa potrà infatti osservare se un determinato operatore economico già stato verificato in una precedente gara.

Tra i dati che comprovano il possesso dei requisiti messi disposizione attraverso il Fascicolo virtuale (Fvoe) ci sono la visura del registro delle imprese fornita da Unioncamere; il certificato del casellario giudiziale integrale fornito dal ministero della Giustizia; l'anagrafe delle sanzioni amministrative, fornita dal ministero della Giustizia; il certificato di regolarità contributiva di ingegneri, architetti e studi associati, fornito da Inarcassa; la comunicazione di regolarità fiscale fornita dall'Agenzia delle Entrate; la comunicazione Antimafia fornita dal Ministero dell'Interno.

Busia: verifiche automatizzate
«Il fascicolo virtuale - commenta il presidente dell'Anac Giuseppe Busia - consente alle stazioni appaltanti di utilizzare gli accertamenti già effettuati da un'altra stazione appaltante per ammettere l'operatore economico alla gara, velocizzando l'attività di verifica dei requisiti generali. Inoltre, gli operatori economici vedranno ridotti notevolmente gli oneri di riprodurre per ogni procedura di gara le certificazioni a comprova dei requisiti posseduti». «L'obiettivo – aggiunge Busia - è quello di rendere quasi automatizzata la verifica dei requisiti, permettendo alle stazioni appaltanti e alle imprese di concentrarsi sulla strategia di acquisto invece che sulle procedure e sugli aspetti formali». Nulla cambierà per gli appalti di piccolo importo. Per le procedure inferiori a 40.000 euro l'utilizzo del sistema sarà facoltativo, previa acquisizione di un Cig ordinario.

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