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Superbonus alberghi dell'80% destinato a spese per piscine termali, mobili e wifi

Il 50% delle risorse stanziate fino al 2024 dovranno essere destinate agli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Anche mobili, wifi e piscine termali entrano nel catalogo delle spese ammesse al superbonus dell’80% e del contributo a fondo perduto per alberghi e strutture turistiche previste dal decreto Pnrr di fine anno (Dl 152/2021). A stilare la lista è il ministero del Turismo guidato da Massimo Garavaglia (Lega), che dopo l’avviso pubblicato alla vigilia di Natale, sta lavorando alla piattaforma telematica per le richieste da parte degli operatori da rilasciare entro il 21 febbraio. Un elenco che, comunque, dovrà fare i conti con il vincolo fissato dalla norma: il 50% delle risorse stanziate fino al 2024 dovranno essere destinate agli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica. Per questi ultimi il perimetro è quello delimitato dal decreto «Requisiti» del ministero dello Sviluppo economico di agosto 2020. È il caso, tra gli altri, dei lavori finalizzati a ridurre la dispersione termica, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale, produzione di acqua calda, building automation.

Il percorso che porta alla richiesta non è semplice, considerato che l’istanza richiede 29 tra visti e permessi (come anticipato da «Il Sole-24 Ore» dell’8 gennaio) e che i tempi per poterla presentare saranno limitati ad appena 30 giorni una volta che il portale online sarà disponibile e aperto. Anche per questo il ministero del Turismo ha cercato di dettagliare le tipologie di spese che danno diritto al tax credit dell’80% e fondo perduto (40mila euro ma che può salire in presenza di determinati requisiti fino a 100mila euro per beneficiario) cumulabili tra loro per gli interventi realizzati tra il 7 novembre 2021 e il 31 gennaio 2024 (il credito d’imposta è applicabile anche agli interventi avviati successivamente al 1° febbraio 2020 a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre 2021). Detto del «rinvio» al precedente decreto Mise per l’efficienza energetica, nella lista stilata dal Turismo figurano anche la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, la realizzazione di piscine termali, le spese per la digitalizzazione ma anche l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.

Sulla prevenzione dei rischi derivanti da terremoti, ad esempio, il ministero del Turismo chiarisce che sono agevolabili tutte le spese relative alla realizzazione di opere destinate a migliorare il comportamento antisismico dell’edificio, ma anche le spese per l’acquisto di beni destinati a strutture esistenti, già in regola con la normativa antisismica vigente nella zona di riferimento, a condizione che l’acquisto sia idoneo a migliorare il comportamento antisismico dell’edificio. In ogni caso il miglioramento dovrà essere attestato da un tecnico qualificato.

Anche sul fronte dell’eliminazione delle barriere architettoniche è piuttosto ampio il perimetro degli interventi. I complessi termali possono accedere ai bonus per la realizzazione e la ristrutturazione delle vasche e dei percorsi vascolari ma anche dei «supporti indispensabili» come servizi igienici e spogliatoi.

Nell’ottica di favorire la digitalizzazione, che attraversa tutto il Pnrr, rientrano nel credito d’imposta e nel fondo perduto, tra le altre, le spese sostenute per l’acquisto di modem, router e impianti wifi o ancora l’acquisto di dispositivi per i pagamenti elettronici e di software, licenze e sistemi per la gestione e la sicurezza degli incassi online.

Per mobili, complementi di arredo e illuminotecnica, l’accesso all’incentivo passa da una relazione di un professionista abilitato che attesti la diretta funzionalità per caratteristiche tecnico-fisiche a soddisfare gli obiettivi riferiti ad almeno uno degli interventi edilizi inclusi nel catalogo agevolabile.

Infine potranno essere coperte dagli aiuti anche i costi per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi, comprensive delle relazioni, delle asseverazioni e degli attestati tecnici richieste nella misura massima del 10% delle spese ammissibili.

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