I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Le ultime pronunce in materia di edilizia e urbanistica

di Solveig Cogliani

Lottizzazione – Opere – Convenzione – Termini – Inadempimento – Effetti
La scadenza della convenzione di lottizzazione riguarda l'efficacia del regime urbanistico introdotto dalla convenzione e non anche gli effetti obbligatori che la stessa convenzione va a produrre tra le parti. Tuttavia, ciò non significa che l'Amministrazione resti vincolata sine die alle scelte urbanistiche trasfuse nella convenzione, ma soltanto che le parti possono anche oltre il termine di scadenza suindicato esigere l'adempimento degli obblighi (p.es. di corresponsione di somme a titolo di oneri, di realizzazione di opere di urbanizzazione etc.) che la controparte si è assunta con la convenzione stessa” (in termini, Cons. Stato, Sez. II, 4 maggio 2020, n. 2843; cfr. anche Cons. Stato, sez. IV, 30 novembre 2015, n. 5413; id., 20 dicembre 2013, n. 6160).
Consiglio di Stato, Sez. VI, 16 luglio 2021, n. 5358

Segnalazione di inizio attività Edilizia – Annullamento d'ufficio titolo – Termine perentorio - Presupposti – Ripristino – Effetti
L'applicazione dell'art. 19, commi 3 e 6-bis, l. n. 241 del 1990, che prevede che il Comune possa inibire l'esecuzione dei lavori entro il termine perentorio di trenta giorni e successivamente, mediante un atto che rispetti i presupposti per l'esercizio dei poteri di annullamento d'ufficio ai sensi dell'art. 21-nonies della stessa legge, entro il termine perentorio di diciotto mesi (termine ridotto a dodici mesi dal d.l. 31 maggio 2021, n. 77), è limitata soltanto quando l'oggetto della segnalazione sia una opera che necessita di un permesso di costruire e che, pertanto, esuli in modo evidente dal perimetro applicativo degli interventi ammissibili con la scia; ne consegue che nelle altre ipotesi l'esercizio tardivo dei poteri predetti comporta l'inefficacia del provvedimento adottato, come nel caso di specie in cui oggetto della contestazione è stato il mero ampliamento di una cisterna, con finalità di manutenzione e di risanamento, in esecuzione di una denuncia di inizio attività.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 28 luglio 2021, n. 5600

Titolo edilizio – Lavori – Ultimazione – Termine – Decadenza – Partecipazione – Necessità – Casi
La perdita di efficacia di un titolo edilizio per mancato inizio o ultimazione dei lavori nei termini prescritti deve essere accertata e dichiarata con formale provvedimento dell'Amministrazione, anche ai fini del necessario contraddittorio con il privato circa l'esistenza dei presupposti di fatto e di diritto che legittimano la declaratoria di decadenza; difatti, la mancata attivazione di un apposito procedimento e la conseguente mancata attivazione delle relative garanzie procedimentali non si risolve in un mero vizio formale, bensì in un effettivo pregiudizio alla posizione soggettiva della parte (Consiglio di Stato, sez. VI, 15 novembre 2017, n. 5285; id. 19 dicembre 2019, n. 8602).
Consiglio di Stato, Sez. VI, 30 luglio 2021, n. 5615

Titolo edilizio – Lavori – Ultimazione – Termine – Decadenza – Natura – Contraddittorio – Necessità – Casi
Se è vero che il provvedimento di decadenza da un titolo edilizio è un atto dovuto con contenuto interamente vincolato, vi sono casi, nei quali i presupposti provvedimentali assumono connotazioni tali da rendere quantomeno opportuni gli apporti collaborativi del soggetto interessato (in termini, Consiglio di Stato, sez. III, 4 aprile 2013, n. 1870); sicché è necessario che il Comune assicuri il necessario contraddittorio procedimentale, al fine di consentire ai soggetti incisi dall'azione amministrativa di prendere posizione sulla sussistenza dei presupposti del provvedere; così nell'ipotesi in cui la dichiarazione di decadenza sia assunta a conclusione di un procedimento di proroga del medesimo titolo, implicante la persistente vigenza del titolo edilizio, e, peraltro, motivata sulla base di una questione non posta previamente all'esame delle parti interessate (né da queste prevedibile anche in ragione della pregressa condotta amministrativa), comunque controvertibile e necessitante di un approfondimento istruttorio nel contraddittorio procedimentale.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 30 luglio 2021, n. 5615

Titolo edilizio – Manutenzione – Segnalazione inizio attività – Ex art. 22 T.U.E. – Sufficienza
L'intervento edilizio costituito dalla esecuzione di opere interne nell'ambito di un'area terrazzata precedentemente coperta con tenda, il rifacimento della pavimentazione della terrazza esterna, la sostituzione dei parapetti, il rivestimento in pvc della copertura con lastroni rimovibili, l'apposizione di lastre di vetro decorative e di fioriere rientra quelli realizzabili attraverso la presentazione di una comunicazione di inizio attività ai sensi dell'art. 22, comma 1, del Testo unico edilizia.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 27 luglio 2021, n. 5570

Demolizione – Ordine – Natura – Vincolata – Motivazione
L'ordinanza di demolizione è atto vincolato che non richiede specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né comparazione alcuna con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né motivazione sulla sussistenza dell'interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione (cfr. ad es. Consiglio di Stato, sez. VI, 19 marzo 2021, n. 2380).
Consiglio di Stato, Sez. VI, 20 luglio 2021, n. 5479

Edilizia – Atti – Delega - Possibilità
Non esistono ostacoli di ordine normativo - eccetto diverse norme di statuto o regolamento dell'ente locale - a che il sindaco deleghi un assessore all'adozione di atti in materia urbanistica ed edilizia che non costituiscano espressione di funzioni di ufficiale di governo, ma che attengano alla cura di interessi tipicamente locali e strettamente coordinati con le esigenze della comunità insediata in un certo territorio (cfr. Consiglio di Stato sez. IV, 3 agosto 2010, n. 5156).
Consiglio di Stato, Sez. VI, 20 luglio 2021, n. 5479

Permesso di costruire – Vincolo idrogeologico – Nulla osta – Finalità
Il vincolo idrogeologico, ai sensi dell'art. 1 R.D. 3267/1923, tende a garantire la stabilità dei terreni e a non turbare il regime delle acque avendo come finalità la prevenzione di smottamenti e movimenti franosi in genere (ex multis, Cons. Stato, Sez. V, 21 giugno 2007 n. 3431 e 10 settembre 2009 n. 5424 e Sez. II, 19 febbraio 2020 n. 1262).; pertanto i presupposti per il rilascio del relativo nulla osta possono riguardare anche interventi irrilevanti paesaggisticamente ma incidenti sulla stabilità dei terreni.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 25 agosto 2021, n. 6048

Permesso di costruire – Vincolo idrogeologico – Nulla osta - Presupposto – Necessità – Titolo edilizio - Efficacia – Conseguenze – Sanabilità – Esclusione
L'esercizio del potere del rilascio del nulla osta idrogeologico è potere autonomo, che, pertanto, precede e condiziona la legittimità dei provvedimenti la cui adozione è collegata alla previa valutazione della compatibilità degli interventi da autorizzarsi con l'assetto idrogeologico dell'area interessata; ne deriva la non sanabilità ex post delle opere realizzate in assenza del predetto nulla osta, essendo la procedura di sanatoria collegata al riconoscimento della presenza di diversi presupposti ed adempimenti e non essendo stata dagli interessati formulata istanza volta a tale scopo (pur avendo potuto gli stessi proporla in ogni momento), in applicazione del generale principio di tipicità dell'esercizio dei poteri autoritativi.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 25 agosto 2021, n. 6048

Permesso di costruire – Vincolo idrogeologico – Nulla osta – Per silentium – Esclusione
Va escluso in radice che il rilascio di un nulla osta idrogeologico possa realizzarsi per silentium, ostando a ciò il chiaro disposto dell'art. 20, comma 4, l. 7 agosto 1990, n. 241.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 25 agosto 2021, n. 6048

Permesso di costruire - Abuso – Zona vincolata – Sanzioni – Cumulo – Ratio
Ove l'abuso sia stato realizzato in zona vincolata e consista in concreto nella realizzazione senza permesso di costruire di un'opera che lo richiederebbe, alla sanzione della demolizione si cumula la sanzione ulteriore dell'acquisizione gratuita, specificamente prevista dal successivo art. 31, t.u. 380 del 2001.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 23 agosto 2021, n. 6021

Permesso di costruire - Abuso – Zona vincolata – Sequestro – Demolizione – Onere
L'eventuale sequestro dell'opera abusiva comporta non l'impossibilità di eseguirne la demolizione, ma l'onere per il soggetto che vi è tenuto di chiedere all'Autorità giudiziaria che lo ha disposto l'autorizzazione a procedervi (così la costante giurisprudenza, in terminis, Cons. Stato, Sez. VI, 7 luglio 2020, n. 4354, e sez. IV, 6 marzo 2012, n. 1260).
Consiglio di Stato, Sez. VI, 23 agosto 2021, n. 6021

Permesso di costruire - Abuso – Zona vincolata – Sanzioni – Comproprietario – Notifica – Omissione – Effetti
La mancata notifica dell'avviso di inizio del procedimento ad un comproprietario dell'immobile abusivo non è vizio del provvedimento repressivo dell'abuso, ma può solo incidere sulla decorrenza del termine per impugnarlo da parte del soggetto che non ne sia ancora venuto a conoscenza (cfr., in tal senso, Cons. Stato Sez. IV, 3 ottobre 2014, n. 4936, e sez. V, 6 settembre 1990, n. 1018).
Consiglio di Stato, Sez. VI, 23 agosto 2021, n. 6021

Permesso di costruire – In sanatoria - Muri di contenimento - Caratteristiche – Muri di confine – Differenza
I requisiti essenziali del muro di cinta sono costituiti dall'isolamento delle facce, dall'altezza non superiore a metri tre e dalla sua destinazione alla demarcazione della linea di confine e alla separazione e chiusura della proprietà; diversamente, quando si è in presenza di un dislivello di origine artificiale, deve essere considerato costruzione in senso tecnico - giuridico il muro che assolve in modo permanente e definitivo anche alla funzione di contenimento di un terrapieno creato dall'opera dell'uomo (Consiglio di Stato Sez. VI, 13 giugno 2008, n. 2954); pertanto deve considerarsi avente funzione di mera delimitazione della proprietà un muro realizzato in assenza di un apprezzabile dislivello del terreno suscettibile di determinare movimenti franosi, né possono assume rilevanza le aiuole realizzate a ridosso del muro, quando si tratti di meri elementi estetici, inidonei a determinare un' apprezzabile alterazione dell'andamento del terreno, tale da rendere necessaria la realizzazione di un muro di contenimento.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 23 agosto 2021, n. 5987