Appalti

Norme tecniche di costruzione: si allungano i tempi, circolare da riscrivere

di Giuseppe Latour

Tutto da rifare. Il percorso della circolare esplicativa delle nuove Norme tecniche per le costruzioni torna improvvisamente in salita, dopo che nei giorni scorsi il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Massimo Sessa aveva annunciato la sua prossima approvazione. Il testo, infatti, è stato bloccato e non è approdato come previsto all'assemblea plenaria del Consiglio superiore dei lavori pubblici di fine settembre. Nelle prossime settimane sarà sottoposto a una cura dimagrante, per arrivare a una versione più compatta rispetto alle 700 pagine ipotizzate finora. Difficile, allora, che si riesca a chiudere prima dell'inizio del 2018. E non è chiaro, a questo punto, quale sarà il destino del decreto ministeriale che contiene le Ntc.

La svolta annunciata nei giorni scorsi prevedeva lo sblocco della circolare per arrivare alla contemporanea approvazione del testo esplicativo e del decreto ministeriale entro ottobre. La plenaria avrebbe dovuto discutere il pacchetto una prima volta nella seduta del 22 settembre scorso e, poi, il 20 ottobre prossimo. La circolare, però, è rimasta ferma e, almeno per ora, questo impedirà di chiudere un aggiornamento al quale si lavora dal lontano 2010.

Il motivo ufficiale del rinvio è legato all'approvazione del decreto sui livelli di progettazione, attuativo del Codice appalti. Si tratta di un altro testo affidato al Consiglio superiore, con una vita piuttosto travagliata. I tecnici del ministero, infatti, sono stati costretti a riscriverlo dopo che il correttivo al Codice ha integrato le norme precedenti con novità molto rilevanti, soprattutto sul progetto esecutivo semplificato, essenziale per le manutenzioni. Il responsabile del Mit, Graziano Delrio ha messo questo testo in cima alla lista delle priorità: il Consiglio superiore, allora, ha dovuto concentrare la sua attività per chiudere i lavori su questo testo, mettendo in coda il resto.

C'è anche una seconda motivazione, più ufficiosa. Il rinvio sarebbe legato alla necessità di riscrivere la circolare. Dopo le indiscrezioni trapelate sulla lunghezza del documento esplicativo (circa 700 pagine), diversi operatori avrebbero avanzato i propri dubbi al ministero delle Infrastrutture e al Consiglio superiore. Una circolare così lunga avrebbe, infatti, tradito la sua funzione di guida pratica, costringendo invece gli operatori a una vera maratona per la comprensione di due testi (decreto e circolare) così complessi. A fine settembre, allora, è stata avviata un'operazione di dimagrimento del testo che, nel giro di qualche mese, dovrà scendere a una quota più accettabile, intorno alle cento pagine.

Resta ancora da capire, a questo punto, che cosa succederà del decreto. Il provvedimento, dopo la fase di consultazione davanti ai tecnici della Commissione europea, sarebbe pronto per la firma del ministro e la Gazzetta ufficiale. Il condizionale è d'obbligo, perché finora tutti gli attori coinvolti nella partita delle Ntc hanno sempre annunciato di voler licenziare insieme decreto ministeriale e circolare. Non è chiaro, allora, se adesso lo slittamento della seconda porterà a un ritardo anche per il primo. Senza considerare che, avvicinandosi alla primavera del 2018, andrà considerata anche la variabile delle elezioni. Il voto potrebbe essere un ulteriore elemento di blocco. E, nello scenario peggiore, potrebbe addirittura portare il pacchetto delle Ntc, nella sua forma completa, a non vedere la luce nemmeno il prossimo anno.

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