Fisco e contabilità

Fisco, nuovo calendario: dichiarazione aiuti Covid prorogata al 31 ottobre

Con il via libera del Consiglio dei ministri di ieri al nuovo decreto semplificazioni fiscali il governo riscrive il calendario di fine a giugno

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Con il via libera del Consiglio dei ministri di ieri al nuovo decreto semplificazioni fiscali il governo riscrive, almeno in parte, il calendario fiscale di fine a giugno. Tra le scadenze destinate a slittare c’è anche quella che ha agitato i sonni di professionisti e imprese nell’ultimo mese (sono 3 milioni le partite Iva complessivamente coinvolte), ossia la dichiarazione degli aiuti di Stato utilizzati in questi ultimi anni per far fronte alla crisi pandemica e a quella economica strettamente connessa. A fissare la nuova data sarà un provvedimento dell’agenzia delle Entrate che sarà emanato all’indomani della pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» del nuovo decreto Semplificazioni. Al momento tutto lascia intendere che il nuovo termine per l’invio della dichiarazione da parte di imprese e intermediari sarà fissato per il 31 ottobre, accogliendo così la richiesta che era stata avanzata dal neopresidente dei commercialisti, Elbano de Nuccio.

Un rinvio reso possibile dal differimento (questo sì contenuto nel decreto Semplificazioni) del termine di trasmissione a carico dell’amministrazione finanziaria al Registro nazionale aiuti (Rna): la deadline viene spostata dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023. Di fatto, ci sarebbe comunque un margine di sicurezza per rielaborare e filtrare le informazioni arrivate con l’autodichiarazione degli aiuti Covid prima di effettuare la successiva registrazione.

Nel restyling del calendario finiscono anche le dichiarazioni Imu (dal 30 giugno al 31 dicembre 2022) e per l’imposta di soggiorno (dal 30 giugno al 30 settembre 2022).

A regime cambia anche il termine - guadagnando due settimane in più - per trasmettere alle Entrate la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva (Lipe): ci sarà tempo, così, fino al 30 settembre. Sempre a regime cambia la scadenza per la trasmissione degli elenchi Intrastat all’agenzia delle Dogane, Accise e Monopoli per le operazioni intracomunitarie: l’adempimento si potrà effettuare entro la fine del mese successivo al periodo di riferimento.

Cambiano, anche se non dalla campagna dichiarativa già in corso, le regole sui controlli su scontrini, ricevute e fatture per le spese mediche e sanitarie. A partire dal modello 730 che andrà presentato nel 2023, anche chi va da un Caf o un professionista abilitato potrà usufruire della protezione dai controlli sulle spese sanitarie se accetta l’importo detraibile già indicato dalle Entrate nel modello precompilato. In pratica il Caf o il professionista non dovranno più conservare i singoli documenti relativi alle spese sanitarie.

Altra novità in arrivo riguarda il rimborso fiscale per i tributi di competenza delle Entrate: verrà pagato direttamente all’erede risultante dalla dichiarazione di successione per la quota parte di sua competenza. Quest’ultimo potrà rinunciare, restituendo alle Entrate la somma ricevuta.

Nel lavoro di ripulitura è finita anche la determinazione dell’imponibile Irap, soprattutto nella parte in cui l’impresa era chiamata a calcolare in modo frazionata la deducibilità del costo del lavoro per dipendenti a tempo indeterminato, parziale o stagionale. Un’operazione che finisce con il produrre un corto circuito perché si applicherebbero retroattivamente dal 2021 e, quindi, sui modelli e i software già attualmente in uso.

Sull’esterometro (destinato a cedere il passo dal 1° luglio 2022) arriva l’esclusione di quelli che tecnicamente si chiamano «acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini Iva in Italia» fino a 5mila euro per operazione. Tradotto nella pratica dei professionisti, significa escludere tutte quelle operazioni come rifornimenti di carburanti, pernottamenti o pranzi e cene al ristorante.

Come ricorda poi la nota di Palazzo Chigi post Cdm, cambia anche il monitoraggio fiscale sulle operazioni di trasferimento di denaro attraverso intermediari bancari e finanziari, con l'invio delle relative comunicazioni all'agenzia delle Entrate per operazioni di importo pari o superiore a 5mila euro.

Per quanto riguarda le pagelle fiscali per le partite Iva vengono estesi anche al 2022 i correttivi per la pandemia già previsti per 2020 e 2021.

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