Urbanistica

Rigenerazione urbana, Catella (Coima): con Pnrr possibile trasformare 100 milioni di mq in dieci anni

Per Coima ESG City Impact Fund raccolta oltre 500 milioni

di M.Fr.

I fondi del Pnrr e gli investimenti immobiliari Esg potrebbero consentire vaste operazioni di rigenerazione urbana come mai prima in Italia, trasformando 100 milioni di metri quadrati, con investimenti per 200 miliardi di euro in 10 anni, migliorando la qualità degli immobili pubblici e riducendo la carbonizzazione. Questo - in estrema sintesi - il messaggio di Coima, la società immobiliare fondata da Manfredi Catella, che nel Coima Real Estate Forum del 26 ottobre ha messo in fila numeri e proiezioni. Catella ha anche riferito il buon andamento nella raccolta di un nuovo fondo lanciato dalla società che si guarda proprio a investimenti immobiliari sostenibili. «Con il sostegno delle principali istituzioni italiane il fondo di investimento Coima ESG City Impact Fund - ha detto Catella - si sta avviando a superare i 500 milioni di raccolta destinati a investire in programmi di rigenerazione urbana con un impatto economico di oltre 2 miliardi di euro in partnership con istituzioni e operatori qualificati».

Secondo la stima di Coima, illustrata nel corso del Forum, le risorse economiche con un impatto più o meno diretto nella rigenerazione urbana ammontano a 85 miliardi: 54 riferiti alle missioni del Pnrr e altri 31 abbondanti destinati a finanziare infrastrutture, funzionali, a loro volta, alle rigenerazioni. Gli investimenti consentirebbero «un importante processo di rigenerazione del territorio su base nazionale». Tale processo potrebbe avere un impatto su una parte del patrimonio di immobili pubblici italiani - stimato in 350 milioni di mq - bisognoso di interventi di riqualificazione.

Più in generale, le iniziative di trasformazione consentirebbero, secondo Coima, di colmare in Italia «un gap importante rispetto alla media europea» relativamente a: immobili con oltre 60 anni di vita (in Italia il 40% contro una media Ue del 32%); immobili a rischio sismico (oltre il 70% nel nostro Paese rispetto al 30% dell'Ue); quota di aree verdi urbane per cittadino (15% circa in Italia contro 20-30% di media UE). «Colmando questi gap – conclude il report di Coima - si arriverebbe a rigenerare non meno di 100 milioni di metri quadrati, con investimenti per 200 miliardi di euro in 10 anni».

Manfredi Catella, ha confermato inoltre l'interesse di Coima per Roma - scelta peraltro come sede del suo Forum - «città che in questo momento - avendo una posizione baricentrica in Italia e nel bacino del Mediterraneo - può cogliere importanti opportunità per gli anni a venire, con possibili accelerazioni anche grazie a eventi che coinvolgeranno la città, come il Giubileo, la Ryder Cup, l'European Aquatics Championships e la candidatura a Expo 2030, che sicuramente possono rappresentare un volano di crescita e sviluppo». investimenti possibili, ha ammonito Catella, solo a patto di avere una struttura amministrativa in grado di accompagnare e gestire le operazioni.

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