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Abuso d’ufficio, chiesto il giudizio per il sindaco di Milano Giuseppe Sala

A rischio processo il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Avrebbe creato un vantaggio alla società Mantovani, la quale avrebbe ottenuto illecitamente la commessa per la fornitura del “verde” destinato alla manifestazione Expo 2015.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata formalizzata dal procuratore generale Roberto Alfonso e dai procuratori Massimo Gaballo e Vincenzo Calia, la cui accusa riguarda fatti di quando Sala rivestiva il ruolo di amministratore delegato e commissario unico della società che gestiva Expo 2015. Inizialmente Sala era stato accusato di turbativa d’asta, ipotesi poi modificata in abuso d’ufficio. Stando al capo d’accusa, come formulato dalla Procura generale, il primo cittadino di Milano avrebbe avuto un ruolo nella «procedura negoziata senza previa pubblicazione, di un bando di gara in presenza del requisito d’urgenza, non sussistente». In questo modo - è sempre l’accusa - Sala e il suo braccio destro, l’allora manager di Expo Angelo Paris, avrebbero «procurato intenzionalmente» alla società Mantovani «l’ingiusto vantaggio patrimoniale».

Secondo la ricostruzione investigativa, come contenuta negli atti a sostegno dell’inchiesta, nell’ottobre del 2013 la Mantovani s’è aggiudicata la fornitura di 6mila alberi per un importo di 4,3 milioni di euro, a fronte di un costo per l’impresa di 1,7 milioni. La decisione sulla richiesta di processo ora è rimessa al giudice Giovanna Campanile, chiamata a valutare l’istanza della Procura generale. Il legale di Sala, l’avvocato Salvatore Scuto, ritiene «anomala la vicenda processuale che riguarda il sindaco, al punto da sembrare mossa da uno spirito persecutorio».

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