Urbanistica

Serra fotovoltaica, ok alla tariffa premiante anche senza tamponatura fissa

Il Consiglio di Stato accoglie l'appello di un agricoltore cui è stata negata l'agevolazione da parte del Gse

di Massimo Frontera

La serra fotovoltaica che non prevede tamponatura fissa e ancoraggi stabili per le coperture laterali telonate amovibili conserva la sua natura di serra fotovoltaica e non può essere considerata una struttura frangisole. Il Consiglio di Stato ha recentemente ribaltato la sentenza del Tar Lazio che aveva respinto l'appello di un agricoltore il quale aveva realizzato una serra fotovoltaica con pareti perimetrali amovibili e aveva chiesto al Gse il riconoscimento dell'apposita tariffa incentivata. Nel corso del sopralluogo, il Gse ha constato l'assenza dei teli di chiusura della serra è ha negato l'agevolazione, sostenendo che l'impianto non fosse altro che una struttura fotovoltaica sollevata da terra. Il Tar, sulla base della documentazione prodotta, ha aderito alla valutazione del Gse e ha respinto il ricorso.

A nulla è servito spiegare - prima al Gse e successivamente ai giudici del Tar - che la serra era priva delle previste chiusure laterali telonate amovibili perché alla data del sopralluogo (settembre) non erano ancora né necessarie (perché le specifiche coltivazioni invernali non erano iniziate) né opportune (a causa del vento che avrebbe inutilmente danneggiato il materiale). Di tutt'altro avviso i giudici del Consiglio di Stato. Nella pronuncia n.3992/2023 pubblicata il 19 aprile scorso, i giudici della Seconda Sezione hanno tenuto conto della tipologia della serra, riconoscendo che la amovibilità delle pareti perimetrali è esattamente in funzione delle diverse tipologie di coltivazioni in base alla stagione, esattamente come descritto nel progetto della struttura.

Pertanto, nel caso specifico, l'opera rientrava pienamente nella definizione di serra che si legge nel Dm Sviluppo economico-Ambiente 5 maggio 2011. E cioè una struttura «in metallo, legno o muratura», «fissa, ancorata al terreno e con chiusure fisse o stagionalmente rimovibili» e «di altezza minima dal suolo pari a 2 metri, nella quale i moduli fotovoltaici costituiscono gli elementi costruttivi della copertura o delle pareti di un manufatto adibito, per tutta la durata dell'erogazione della tariffa incentivante, a una serra dedicata alle coltivazioni agricole o alla floricoltura».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©