Amministratori

Milleproroghe e balneari, il richiamo di Mattarella

«Servono a breve correzioni di Parlamento e Governo». Chigi: attenzione alle critiche - Dura condanna del Colle alle violenze contro gli studenti

di Lina Palmerini

Alla fine, la bacchettata è arrivata. E a giudicare dalla reazione di Palazzo Chigi non solo lì se l’aspettavano ma l’iniziativa viene perfino accolta «con attenzione» e quindi senza irritazione come se Mattarella avesse quasi dato una mano a Giorgia Meloni. Riassumendo, ieri il capo dello Stato ha firmato il decreto Milleproroghe ma ha accompagnato la promulgazione con una lettera in cui mette all’indice le norme sulla proroga delle concessioni balneari. Le ragioni sono evidenti ed erano evidentissime pure ai parlamentari di maggioranza quando le hanno inserite nel testo. Quella proroga infatti è una tripla violazione, della direttiva europea, di una sentenza della corte di giustizia Ue e di due sentenze del Consiglio di Stato. Ovvio che il Quirinale l’abbia dovuto sottolineare in blu.

«I profili di incompatibilità con le norme Ue rendono indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento», scrive il Colle. Quello che però vale la pena notare è come a stretto giro sia arrivata una nota di Palazzo Chigi, cioè della premier, in cui si accolgono le parole di Mattarella senza nemmeno una sfumatura polemica. «Attenzione e approfondimento per i rilievi critici del Colle», si legge nel comunicato ufficiale. Sembra quasi un gioco di sponda e del resto la norma che fa slittare le gare sulle spiagge dà grossi problemi al Governo. Si sa bene, infatti, che una violazione delle norme Ue apre non solo la strada a una procedura d’infrazione – con i relativi costi che comporta – ma inquina un clima negoziale sui tanti tavoli aperti con Bruxelles a cominciare dalla trattativa del ministro Fitto sul Pnrr. Il fatto poi di chiedere correzioni aiuta la premier e FdI a convincere Forza Italia e Lega, che avevano dato copertura politica ai balneari.

Insomma, chi ora vuole interpretare il gesto di Mattarella come un’offensiva a Meloni sbaglia mira. Un’ulteriore prova è il fatto che nella lettera ai presidenti di Camera e Senato e al Governo, il capo dello Stato scrive di aver valutato anche l’atteggiamento dell’Esecutivo e non solo il peso delle violazioni normative. Che non riguardano solo i balneari ma pure la disomogeneità del Milleproroghe nei contenuti (punto finito sotto la scure della Consulta in quanto viola l’articolo 77 della Costituzione). E spiega da un lato che non firmare avrebbe fatto decadere norme importanti e creato «disorientamento» nelle amministrazioni e nei destinatari delle norme; ma subito dopo dà atto alla premier di volersi impegnare a contenere l’uso dei decreti divenuti per natura disomogenei in quanto, ormai, sono gli unici strumenti legislativi. E chiama in causa anche le opposizioni ad aiutare un percorso di “normalizzazione” legislativa. Infine, nella lettera, c'è un rilievo anche sulla copertura finanziaria «insufficiente» della norma sui concorsi in polizia (il Mef però dice di aver posto rimedio).

La sostanza è che il capo dello Stato ha voluto mettere un po’ d’ordine, ricordando i limiti e gli errori ma senza creare un clima da muro contro muro. Stessa intenzione si è notata al mattino quando ha voluto dare il suo punto di vista nella polemica scatenata dal richiamo del ministro Valditara contro una preside fiorentina che, dopo il pestaggio di ragazzi per mano di giovani di estrema destra, ha ricordato come nacque il fascismo. E anche qui ha dato il suo “ordine”: innanzitutto viene la condanna della violenza, prima di qualsiasi richiamo a una preside per aver scritto una lettera aperta agli studenti sull’antifascismo (valore scritto in Costituzione).

Davanti a Valditara, presente al Quirinale per la consegna degli attestati ai nuovi Alfieri della Repubblica, Mattarella ha così parlato ai ragazzi. «Voi agite praticando solidarietà e vi ringrazio perché così ci si contrappone alla violenza. La vediamo purtroppo nelle famiglie, contro le donne, per strada, nei giorni scorsi anche davanti a una scuola contro ragazzi». Nessuna contrapposizione ma la vigilanza c’è.

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