Fisco e contabilità

Controlli sui contributi, sul taglio al cuneo nella Pa l’Inps va in testacoda

I sistemi informatici di verifica dei versamenti non sono stati aggiornati in modo tale da tener conto del mini-sgravio

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di Gianni Trovati

Il mini-taglio del cuneo fiscale introdotto con l’ultima legge di bilancio alleggerisce anche i contributi a carico delle Pubbliche amministrazioni, come ha spiegato l’Inps a marzo (nella circolare 43/2022). Ma l’Inps è anche il mittente delle «comunicazioni di debito», cioè una sorta di equivalente previdenziale degli avvisi bonari, che stanno arrivando in questi giorni agli enti pubblici per contestare i mancati pagamenti dei contributi: e le differenze fra le cifre chieste e quelle versate dagli F24 si spiegano proprio con il taglio contributivo della manovra.

Il cortocircuito è evidente. Ed è informatico. Nel senso che i sistemi automatici di verifica dei versamenti non sono stati aggiornati in modo tale da tener conto del mini-sgravio. Autore dell’apertura interpretativa e della chiusura applicativa è lo stesso Istituto previdenziale. Che quindi dovrà correggere in corsa il meccanismo per fare in modo che anche l’informatica segua normativa e prassi. Un intervento da fare in fretta per evitare una pioggia di “cartelle pazze” sulle Pa.

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