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Pnrr: servono 64.400 lavoratori in più nei cantieri. Ance: bene decreto Flussi

Per il vicepresidente dell'Associazione costruttori il settore non può fare a meno del coinvolgimento di lavoratori stranieri

di Mauro Salerno

Servono almeno 64.400 lavoratori in più nelle costruzioni per adempiere agli obiettivi di investimento previsti dal Pnrr. Per questo «il settore non può prescindere dal coinvolgimento di lavoratori stranieri». Lo ha sottolineato il vicepresidente Relazioni industriali e Affari sociali dell'Ance Carlo Trestini, in audizione al Senato sul decreto Flussi (Dl 20/2023).

Dall'Ance è arrivata una valutazione generale positiva sul decreto. Secondo i costruttori, che hanno chiesto anche di valutare periodi di formazione nei paesi di origine e il coinvolgimento del sistema bilaterale, dei 64.400 lavoratori necessari nelle costruzioni 53.800 sono da ricercare nella categoria degli operai e i restanti 10.600 tra impiegati e quadri. La stima Ance trova conferma nei recenti dati diffusi da Banca d'Italia che quantifica in circa 300mila il numero di lavoratori necessari a soddisfare la realizzazione di tutti gli investimenti totali generati dal Pnrr. In particolare, l'Istituto sottolinea che il settore delle costruzioni registrerebbe la variazione dell'occupazione più elevata in termini assoluti, pari a circa 65.000 unità nell'anno di picco (2025).

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