I temi di NT+L'ufficio del personale

Risorse decentrate, avvocati del Comune, stabilizzandi e attività extra non autorizzate

di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Residui risorse per straordinario a incremento variabile del fondo risorse decentrate
«L'incremento variabile del Fondo di un dato anno sarà costituito dall'importo che residua dal budget destinato allo straordinario nell'anno precedente. Ad esempio se, a fronte di un budget dello straordinario nell'anno ‘n-1' pari a 100 risultano corrisposti e pagati per tutto l'anno compensi per lavoro straordinario pari a 90, la somma residua di 10 costituisce incremento del Fondo di parte variabile nell'anno ‘n', ai sensi dell'art. 79, comma 2, lett. d)». É quanto affermato dall'Aran nell'orientamento applicativo CFL215.

Compensi professionali all'avvocato comunale in quiescenza
La Corte dei conti della Basilicata, con la deliberazione n. 30/2023/PAR, ha evidenziato che la Corte di cassazione (sezione I, ordinanza 26 ottobre 2018 n. 27308) ha ricordato, in tema di limiti della procura conferita all'avvocato pubblico dipendente, che con il venir meno sia del rapporto di servizio sia del potere di rappresentanza al raggiungimento della pensione, «in caso di pensionamento del dipendente avvocato dell'ente, costui avrà diritto alla parte di compenso maturata per l'attività effettivamente svolta fino a quella data, come specificato dall'art. 7 del d.m. nr. 55 del 2014… il principio in tema di compenso professionale è che esso è unico, indipendentemente dal numero dei professionisti incaricati, e che esso matura con il compimento delle attività previste». Questo in risposta ad un comune che chiedeva di sapere se al «dipendente, che ha ricoperto il profilo di avvocato comunale nei ruoli dell'Amministrazione, dopo la sua messa in quiescenza, possa continuare a percepire i compensi previsti dalla vigente normativa in materia ex D.L. 24 giugno 2014, n. 90 e disciplinati in apposito regolamento comunale».

Quota di riserva del 50% in favore degli "stabilizzandi" nelle procedure selettive
Il Tar Molise, sezione I, nella sentenza 28 marzo 2023 n. 90 ha ritenuto che è illegittimo imputare alla quota del 50% di posti oggetto di riserva al personale avente i requisiti per la stabilizzazione (articolo 20, comma 2, Dlgs 75/2017) ogni altra tipologia di riserva prevista dall'ordinamento (quale quella per i militari), in quanto ciò può incidere notevolmente in riduzione sulla portata effettiva delle posizioni destinati agli stabilizzandi. Ad avviso del Collegio, la decisione della regione di far gravare altre riserve su quella strumentale alle stabilizzazioni non è coerente con l'interpretazione logica e funzionale dell'articolo 20, comma 2, del Dlgs 75/2017.

Attività extraistituzionali non autorizzate e danno erariale
Il pubblico dipendente che svolga attività extraistituzionale in qualità di revisore dei conti (di aziende/enti) in mancanza o in difformità dalle autorizzazioni rilasciate dall'amministrazione di appartenenza (anche sulla base delle disposizioni regolamentari interne), risponde del danno erariale per non aver riversato al proprio ente i compensi percepiti. Una conferma della condanna in tal senso è contenuta nella sentenza della Corte dei Conti, sezione II giurisdizionale centrale d'Appello, n. 56/2023, depositata l'8 marzo 2023 nella quale si legge che non è possibile addurre a propria giustificazione l'incertezza sull'effettiva portata delle autorizzazioni, l'errata percezione sulla durata temporale consentita, il convincimento che alcune potessero operare retroattivamente, uno status personale psico-fisico compromesso tale da impedirgli la piena consapevolezza della propria condotta.