Urbanistica

Dalle officine alle stazioni: la svolta scatta su tetti e parcheggi

A Roma Termini nascerà un maxi parco fotovoltaico che sarà costituito da 2.100 pannelli solari

di Celestina Dominelli

Officine e stazioni sono i principali binari lungo i quali correrà il piano green di Ferrovie. Che ha costituito anche una direzione generale in Ferservizi, chiamata a occuparsi a tempo pieno della svolta verde. E che potrebbe precludere, in un futuro non troppo lontano, anche alla costituzione di una business unit ad hoc se non addirittura di una società dedicata. Tornando ai due tasselli, nel corso del 2022 sono stati già attivati impianti fotovoltaici sulle officine di Napoli Gianturco, Foligno, Voghera, oltre al potenziamento del preesistente impianto di Milano. Dopo che, l'anno prima, Trenitalia aveva già raddoppiato la produzione di energia ad uso industriale da impianti fotovoltaici passando da circa 3mila a 6mila megawattora, con investimenti sui tetti green delle officine di Verona, Torino Smistamento e Firenze Osmannoro. Entro i prossimi tre anni, poi, 24 officine saranno dotate di impianti fotovoltaici, di solare termico, e in alcuni casi mirati, si punterà a sfruttare anche l'energia geotermica e di mini eolico. Più tessere, dunque, che, grazie all'introduzione di impianti di energia rinnovabile, consentiranno alle 24 officine di produrre oltre 15 megawatt di picco, pari a circa 20mila megawattora annui di energia. Tradotto: il fabbisogno in un anno di circa 8mila famiglie.

Gli impianti dove sono effettuate le manutenzioni dei treni del gruppo, in particolare di Trenitalia, sono dunque destinate a diventare sempre più delle vere e proprie centrali di energia rinnovabile. Perché, con le loro grandi superfici, si prestano a ospitare pannelli solari. Su sette di queste officine sono già stati installati e sono attivi impianti solari sia fotovoltaici sia per la produzione di acqua calda, mentre in altri otto la messa a terra è in fase avanzata.Quanto all'altro segmento, da una parte si punta a ottimizzare i consumi delle stazioni, attraverso, tra l'altro la sostituzione degli impianti di illuminazione a fluorescenza con Led e sistemi di telecontrollo/telegestione in 600 hub, e, dall'altro, ad accelerare l'utilizzo delle grandi superfici di copertura degli snodi ferroviari, dove questo sia consentito e dove non sussistano vincoli paesaggistici delle soprintendenze, per nuove installazioni green. L'iniziativa più importante riguarda Roma Termini dove sarà realizzato, in varie fasi, sulla copertura della nuova piastra parcheggio, un maxi parco fotovoltaico con circa 2.100 pannelli solari per una potenza totale di circa 1 megawatt di picco. È un'opera che comporta un investimento da 2,7 milioni di euro e che si estende su una superficie di 10 mila metri quadri. Il parco sarà connesso alla rete di distribuzione elettrica in bassa tensione della stazione e del nuovo parcheggio e consentirà di ridurre il prelievo di energia dall'infrastruttura pubblica. Oltre al nuovo parcheggio a Roma Termini, diventeranno ecologici anche i tetti del parcheggio di Napoli centrale e di spazi, ancora in corso di individuazione, a Firenze Santa Maria Novella.

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