Progettazione

Architettura, assessori all'Urbanistica delle principali città metropolitane a confronto a Roma

Il modello è la norma di cui si è dotata la Spagna per spendere i finanziamenti del Pnrr in una visione di Paese post-Covid

di El & E

Assessori all'Urbanistica delle principali città metropolitane d'Italia a confronto su architettura, ambiente e città post covid. L'incontro si è tenuto alla Casa dell'Architettura di Roma, dove si è insediato un tavolo permanente per discutere di un nuovo progetto di città che tenga conto dei profondi mutamenti generati dall'emergenza sanitaria e delle ingenti risorse economiche provenienti dal PNRR. Al centro del dibattito l'esperienza spagnola che, attraverso un percorso di partecipazione pubblica, è arrivata ad avere una legge di trasformazione del Paese che consentirà alla Spagna di spendere i fondi a sua disposizione esclusivamente nell'ottica di ottenimento degli obiettivi sottesi alla legge.
Avviato, quindi, un confronto su come le città partecipanti stanno affrontando il tema dell'innovazione della città post Covid e delle risorse del PNRR, dando risposte ad alcune domande cruciali: come si sta affrontando il cambiamento nella città? Quale visione? Quale potrebbe essere il valore di un confronto sullo sviluppo delle città con le altre esperienze, nazionali e internazionali?
L'obiettivo è di creare un nuovo modello di sviluppo che possa preservare il capitale ambientale e, allo stesso tempo, riuscire ad attuare un modello di convivenza che tenga assieme fattori di diverso tipo: educativo, sanitario, infrastrutturale, abitativo. Il tutto sfruttando la straordinaria opportunità offerta dal Pnrr di costruire un nuovo modello di società.

«L'architettura – afferma il presidente Oar Alessandro Panci - coinvolge anche la sfera culturale e la legge spagnola riconosce in modo chiaro questo aspetto. Una legge per l'architettura è strumento necessario alla transizione, per scommettere sulla qualità architettonica sia in ambito urbano che rurale. Anche in Italia è urgente avviare un confronto su una legge in questo senso». «Superamento dell'ipertrofia normativa, lotta all'illegalità, riforma della pubblica amministrazione – aggiunge Christian Rocchi (Oar) - sono gli obiettivi perseguiti dall'Ordine degli Architetti di Roma negli ultimi anni per rimuovere gli ostacoli che rallentano lo sviluppo della città e impediscono l'espressione delle forze intellettuali presenti sul territorio urbano. Su questo fronte la legge spagnola rappresenta un modello, soprattutto dal punto di vista del metodo mirato a favorire la massima partecipazione e condivisione, attraverso consultazioni pubbliche e con il recepimento della necessità di cambiamento espresse dalle varie componenti delle città, anche in un'ottica post pandemia: dall'importanza degli spazi comuni alla sostenibilità ambientale ed energetica».

L'iniziativa rientra nell'ambito del convegno "The new European Bauhaus. La legge per l'Architettura e l'ambiente costruito della Spagna e il futuro delle città post Covid-19», organizzato dall'ordine degli Architetti di Roma, con il coordinamento scientifico di Christian Rocchi, Delegato Politiche Nazionali Oar: hanno partecipato, oltre agli assessori all'Urbanistica, anche i Presidenti degli Ordini degli Architetti di Bologna, Torino, Milano, Roma, Palermo, Bari e Catania.
Ospite d'eccezione Iñaqui Carnicero Alonso - Colmenares, Direttore generale di Agenda Urbana e Architettura del Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell'Agenda Urbana della Spagna: «Il contesto attuale – afferma - è favorevole per promuovere un testo legislativo innovativo sulla qualità dell'architettura, con la crisi sanitaria che ha imposto come parametri fondamentali dello sviluppo urbano parametri di flessibilità, adattabilità, comfort e vivibilità degli spazi. Il processo di costruzione della legge spagnola ha puntato fortemente, sin dall'inizio, sul modello partecipativo, con il coinvolgimento - tra gli altri - di oltre 100 professionisti e la raccolta di 80 contributi sulla pagina web appositamente creata. Si tratta di una norma in grado di promuovere la collaborazione interdisciplinare, in cui l'architettura rappresenta l'elemento di equilibrio principale tra gli aspetti ambientali, sociali economici e tecnici».

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