Fisco e contabilità

Ripartiti i contributi alle fusioni di Comuni

di Daniela Casciola

Ripartito il contributo erariale del 2018 per le fusioni dei Comuni. La Direzione centrale della finanza locale del Viminale ha pubblicato la tabella con gli importi attribuiti a ciascun ente. Si tratta 47.549.370 euro ripartiti tra 67 soggetti (60 enti nati da fusione e 7 per incorporazione). La quota massima di 1.899.736,09 euro è stata assegnata a Fusione di Valsamoggia (Bo), Fusione di Montoro (AV) e Fusione di Figline e Incisa Valdarno (FI). Quella più piccola va a Alto Sermenza (VC) e ammonta a 67.487,95.

La Direzione ha specificato che procederà allaulteriore ripartizione delle risorse che ammontano a 5.278.063,07 euro e che sono state stanziate dalla ultima legge di bilancio, solo in seguito all'effettiva assegnazione delle risorse sul capitolo di spesa.

La ripartizione è stata effettuata secondo criteri e modalità definiti nel decreto del Ministro dell'Interno 27 aprile 2018. Questo provvedimento aveva stabilito che qualora le richieste di contributo erariale risultino superiori al fondo stanziato, nella determinazione del trasferimento erariale viene data priorità alle fusioni o incorporazioni aventi maggiori anzianità, assegnando un coefficiente di maggiorazione del 4% per le fusioni con anzianità di contributo di un anno, incrementato del 4% per ogni anno di anzianità.
Diversamente, nel caso che le richieste di contributo erariale risultino inferiori al fondo stanziato, le disponibilità eccedenti sono ripartite a favore degli stessi enti, in base alla popolazione e al numero dei comuni originari.

Le somme ente per ente

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