I temi di NT+Il focus

Debiti commerciali, arriva al debutto l’indicatore del Pnrr contro i ritardi

La media semplice arriva ora in aggiunta a quella ponderata che era l'unico criterio previsto

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Dal 1° gennaio il rispetto dei tempi di pagamento della Pa è misurato dal Pnrr con un ulteriore parametro. La riforma 1.11 «Riduzione dei tempi di pagamento delle Pa e del sistema sanitario», inserita fra quelle abilitanti del Piano, prevede il rispetto dei tempi di pagamento previsti dalla normativa nazionale ed europea entro il quarto trimestre 2023, con conferma nel 2024.

Nella legislazione attuale sono da rispettare due indicatori:

1 riduzione del debito pregresso: almeno del 10% rispetto a quello del secondo esercizio precedente, se il debito commerciale residuo scaduto, rilevato alla fine dell’esercizio precedente, è superiore al 5% del totale delle fatture dell'esercizio;

2 pagamento delle transazioni commerciali nei termini, nel rispetto del Dlgs 231/2002, calcolando il ritardo annuale sulle fatture ricevute e scadute nell’anno precedente.

I termini ordinari sono di 30 giorni; l’eventuale estensione fino a60 deve essere puntualmente giustificata, con prova scritta della clausola relativa al termine, in ragione della particolare «natura del contratto» o di «talune sue caratteristiche».

Entrambi gli indicatori sono elaborati con la piattaforma dei crediti commerciali. Per il 2022 e 2023 è concessa la facoltà di elaborare l’indicatore del debito residuo sulla base dei propri dati contabili, trasmettendo alla Pcc la comunicazione dello stock dei debiti scaduti e non pagati relativa ai due esercizi precedenti. Come specificato dalla Ragioneria nella circolare n.17/2022, per il 2023 gli indicatori stabiliti dalla Commissione europea in sede di monitoraggio della riforma saranno costituiti dalla media, ponderata con gli importi delle fatture pagate, dei tempi di pagamento e di ritardo, purché non risultino inferiori alla media semplice di oltre 20 giorni (30 per la sanità). In caso di sforamento, per monitorare il target sarà utilizzata la media semplice. La Ragioneria invita gli enti a una programmazione che assicuri parità di trattamento , evitando di favorire le fatture più elevate.

Dal punto di vista operativo, si suggerisce di monitorare costantemente il portale della fatturazione elettronica (sistema di interscambio) per accettare o rifiutare con la massima tempestività i documenti contabili trasmessi dai fornitori; occorre tener presente che il termine per il pagamento decorre dalla ricevuta di consegna inviata dal portale all'amministrazione, e che trascorsi 15 giorni le fatture risultano acquisite per decorrenza termini; verificare che le scadenze indicate dal fornitore sulla fattura corrispondano a quelle concordate nel contratto; liquidare celermente le fatture, se non ci sono elementi ostativi, per consentire lo svolgimento delle successive fasi di verifica e pagamento; controllare periodicamente le fatture scadute e non pagate; verificare il rispetto dei tempi di pagamento sulle fatture riferite a somme finanziate con il Pnrr; sospendere sulla Pcc le fatture temporaneamente inesigibili, nei casi consentiti, per evitare la decorrenza dei termini.

Il mancato rispetto delle regole sui pagamenti, già sanzionato con l’obbligo di costituzione del Fondo di garanzia, assume quindi a partire dal 2023 ulteriore rilevanza in relazione alle sfide assunte con il Pnrr.